Legacoop: tre milioni di euro dalle coop per le vittime dell’alluvione

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Il movimento cooperativo di Legacoop ha messo a disposizione più di 3 milioni di euro per le vittime dell’alluvione solo in termini di raccolte di fondi. A ciò vanno aggiunte le derrate e i beni forniti gratuitamente, gli interventi di uomini e mezzi, l’utilizzo di spazi e capacità logistiche. Questi i numeri presentati questa mattina alll’evento “Il dolore e la forza della cooperazione” organizzato da Legacoop a Bagnacavallo alla presenza del presidente della Regione Stefano Bonaccini e del presidente di Legacoop nazionale Simone Gamberini.

Nel suo saluto iniziale il presidente di Legacoop Romagna Paolo Lucchi — pur ringraziando il Governo per l’attenzione — ha ribadito la necessità di fare presto. «Non si può più andare avanti con questa pantomima sul commissario, dobbiamo avere la sicurezza di potere ricostruire in tempi rapidi». Troppi i 9 anni prefigurati dal ministro Musumeci, troppo debole la risposta istituzionale. «È nello spirito dei romagnoli essere orgogliosi — ha detto Lucchi — ma senza aiuti questa volta la Romagna da sola non ce la potrà fare».

«Ciò che ci preoccupa di più — ha detto il presidente di Legacoop Emilia-Romagna Daniele Montronie non avere ancora visto l’avvio della fase di ricostruzione. È trascorso un mese e mezzo e ci preoccupa non vedere all’orizzonte un percorso. Siamo in presenza di un tavolo istituzionale con sede a 400 chilometri di distanza. Non ci pare una risposta adeguata rispetto alla portata della catastrofe. Occorre fare presto, servono interventi emergenziali che hanno bisogno di competenze, altrimenti si rischia di sprecare risorse».

«Le alluvioni che hanno devastato vaste aree della Romagna – ha sottolineato il presidente di Legacoop nazionale Simone Gamberini hanno provocato danni ingenti alle nostre cooperative: nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, circa 140 imprese registrano danni superiori a 50 milioni di euro, ma molti altri, diretti ed indiretti, sarà possibile valutarli solo nei prossimi mesi. Nonostante le difficoltà, le cooperative hanno risposto all’emergenza con resilienza e solidarietà, fornendo mezzi, volontari e risorse sin dalla prima ondata di inondazioni, compiendo scelte importanti a favore della collettività. Adesso è necessario guardare al futuro e cambiare passo, per avviare una ricostruzione che dovrà essere completata in tempi non troppo lunghi, certo non i 9 anni indicati dal ministro Musumeci, se non si vuole impedire una piena ripresa di un sistema produttivo essenziale per l’economia italiana. Serve certezza sull’ammontare delle risorse necessarie, sicuramente superiori ai 2 miliardi previsti dal primo provvedimento adottato dal Governo, e sui tempi di erogazione. E intanto, in attesa dei ristori, è indispensabile prevedere e rendere effettiva la copertura al 100% per le domande di prestiti presentate alle banche dalle imprese colpite dall’alluvione. Per tutto questo è urgente la nomina di un Commissario che, a nostro parere, deve essere il Presidente della Regione Emilia-Romagna: per la sua conoscenza diretta dei territori e per il suo ruolo istituzionale è la figura che può assicurare il miglior coordinamento delle attività di ricostruzione e la più efficiente destinazione delle risorse».

Si sono poi susseguite sul palco le grandi e piccole storie di solidarietà cooperative che hanno caratterizzato l’intervento dell’economia mutualistica nel territorio. In sala oltre a Bonaccini anche gli assessori regionali Corsini e Colla, la sindaca di Bagnacavallo Eleonora Proni, il prefetto di Ravenna Castrese de Rosa, i presidenti delle Province di Forlì e Ravenna Lattuca e de Pascale, oltre a tanti sindaci dei comuni colpiti dalla catastrofe.

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