Su “Domani” Pietro Finelli, direttore della Domus Mazziniana di Pisa, scrive un articolo eccellente sull’idea mazziniana di umanità, articolata sulla base di libere e indipendenti comunità nazionali. Una visione all’epoca considerata del tutto irrealistica perché inapplicabile al di fuori di pochi paesi civili.
La particolarità di Mazzini rispetto ai nazionalismi tradizionali consisteva nel ritenere la nazione un elemento per unire l’umanità, non per dividerla: un fattore coesivo, non conflittuale, per superare microscopici particolarismi. E in questo egli aderiva alla sensibilità romantica, progressista e religiosa del suo tempo. Del resto, si è sempre un po’ contemporanei e un po’ anacronistici. Con l’età lo si capisce meglio.
Roberto Balzani