“Con il decreto approvato martedì sera dal Consiglio dei ministri, il governo ha confermato il massimo impegno nei confronti delle popolazioni colpite dalle alluvioni dello scorso maggio in Emilia-Romagna”. Lo scrive in una nota Rosaria Tassinari, deputata di Forza Italia e coordinatrice azzurra dell’Emilia-Romagna.
“Con la nomina del generale Francesco Paolo Figliuolo, a cui rinnovo gli auguri di buon lavoro, e l’istituzione del Fondo per la ricostruzione termina la fase critica dell’emergenza. Si inizia, finalmente, a ricostruire. Sin dall’inizio il governo è stato fortemente presente, al fianco di sindaci e amministrazioni locali, famiglie e imprese, a cui ha fornito il massimo sostegno e aiuti immediati. Sono certa che ora il generale Figliuolo, affiancato dai sub-commissari, i presidenti di Regione Bonaccini (Emilia-Romagna), Giani (Toscana) e Acquaroli (Marche), farà un ottimo lavoro per rialzare la Romagna e farla tornare alla normalità – commenta Tassinari -. In questo modo ci sarà anche quel raccordo col territorio che da più parti si chiedeva per rendere la struttura il più possibile efficiente”.
Il testo del decreto legge istituisce il Fondo per la ricostruzione e prevede la nomina di un Commissario straordinario – Figliuolo appunto-, dotato di un’apposita struttura di supporto, il quale, in stretto raccordo con il Capo del Dipartimento della Protezione civile e con il Capo del Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei ministri, definisce la programmazione delle risorse finanziarie per la realizzazione degli interventi di ricostruzione pubblica e privata; provvede alla ricognizione e all’attuazione degli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione per le più urgenti necessità, d’intesa con le regioni interessate; coordina gli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione degli immobili privati, anche ad uso economico-produttivo, ivi inclusi gli immobili destinati a finalità turistico-ricettiva e le infrastrutture sportive, concedendo i relativi contributi e vigilando sulla fase attuativa degli interventi stessi.
Coordina la realizzazione degli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione degli edifici pubblici, dei beni monumentali, delle infrastrutture e delle opere pubbliche danneggiate, anche di interesse turistico; informa periodicamente, almeno con cadenza semestrale, la Cabina di coordinamento per la ricostruzione sullo stato di avanzamento dei lavori, sulle principali criticità emerse e sulle soluzioni prospettate; gestisce la contabilità speciale appositamente aperta; assicura l’indirizzo e il monitoraggio su ogni altra attività prevista nei territori colpiti, anche nell’ambito della Cabina di coordinamento; trasmette annualmente al Presidente del Consiglio dei ministri o, ove nominata, all’autorità politica delegata per la ricostruzione, una relazione sullo stato di attuazione della ricostruzione, anche al fine di individuare ulteriori misure di accelerazione e semplificazione eventualmente da adottare. Della Cabina di regia fan parte anche un rappresentante delle province e uno dei Comuni.
Il decreto definisce i criteri e le procedure per l’individuazione delle opere da ricostruire e per l’erogazione dei relativi contributi, sia per quanto riguarda l’ambito pubblico sia per quello privato. Si prevede poi l’istituzione di un organo tecnico a competenza intersettoriale denominato “Conferenza permanente”, che esprime parere obbligatorio e vincolante sugli strumenti urbanistici attuativi adottati dai singoli Comuni e sul programma delle infrastrutture ambientali e che approva i progetti delle opere pubbliche e dei lavori relativi a beni culturali.
Il Dipartimento di casa Italia esercita le funzioni di indirizzo, coordinamento, programmazione, gestione, finanziamento e monitoraggio degli interventi di ricostruzione di territori colpiti da eventi calamitosi. In merito alla ricostruzione, si distinguono gli ambiti in: interventi su centri storici e nuclei urbani e rurali, da pianificarsi da parte dei Comuni; contributi per la ricostruzione e riparazione privata (su immobili e mobili), per i quali è definita la relativa procedura di concessione; interventi per ricostruzione e riparazione di edifici pubblici (da definirsi con atti del Commissario), per i quali sono definiti i soggetti attuatori, i quali si avvalgono anche di una centrale unica di committenza.