Unieuro Forlì – Apu Old Wild West Udine: 83-58
Unieuro Forlì: Cinciarini 15 (3/6, 3/8), Valentini 11 (1/1, 3/8), Penna 11 (3/6, 0/1), Sanford 10 (5/10, 0/2), Radonjic 9 (3/8 da tre), Adrian 8 (4/6, 0/5), Benvenuti 7 (2/5, 1/1), Pollone 5 (1/3, 1/4), Borciu 5 (1/1, 1/1), Gazzotti 2 (1/2), Ndour (0/1), Munari (0/1 da tre). All.: Marino.
Tiri da due: 21/41 (51%). Tiri da tre: 12/39 (31%). Tiri liberi: 5/6 (83%). Rimbalzi: 44 (29+15). Assist: 11.
Apu Old Wild West Udine: Gentile 13 (6/12), Esposito 13 (5/6, 1/3), Palumbo 10 (3/4, 0/1), Gaspardo 6 (0/2, 1/2), Briscoe 4 (0/5, 1/4), Nobile 4 (2/2), Antonutti 3 (1/1), Terry 2 (1/2), Pellegrino 2 (1/2), Monaldi 1 (0/1, 0/5), Fantoma. All.: Finetti.
Tiri da due: 19/37 (51%). Tiri da tre: 3/15 (20%). Tiri liberi: 11/19 (58%). Rimbalzi: 37 (32+5). Assist: 8.
Parziali: 14-16, 27-12, 21-14, 21-16.
Arbitri: Bartoli, Salustri, Costa.
Spettatori: 3822.
Entusiasmo alle stelle in quel di Forlì, grazie ad una prestazione magistrale dell’Unieuro che surclassa l’Apu Udine portandosi sul 2-0 nella serie. A proposito di stelle, nulla valgono stasera le indiscutibili qualità dei singoli degli ospiti contro una squadra che gioca a pallacanestro nel modo più semplice ed efficace possibile, ovvero di squadra. E che squadra. Partita decisa nel terzo quarto, dove Cinciarini&Co hanno scavato un divario impossibile da colmare per gli avversari, a cui non basta il solito Gentile, unico a sfoderare una prova discreta dei suoi. Malissimo Briscoe e Terry, annullati. E ora testa a mercoledì 7, quando l’Unieuro si giocherà il primo match point in terra friulana.
Forte pressione difensiva dei friulani in avvio, che costringe l’Unieuro a due tiri forzati. Non passa molto tempo però che Valentini e compagni trovino le giuste misure; proprio il play infatti da il via ad un parziale di 12-0 con due triple a segno.
Udine subisce una fase di appannamento, nella quale il solo Esposito riesce a trovare il fondo della retina con regolarità, e con sette punti tiene a galla i suoi. È la benzina che serviva per trovar fiducia e trova il suo massimo effetto nel contro-break APU, conclusosi con la tripla di Gaspardo per il primo vantaggio ospite a fine primo quarto.
Cinciarini si dimostra per l’ennesima volta un fattore decisivo nei momenti più complicati. Il nuovo allungo Unieuro è praticamente merito suo, con canestri di puro genio che fomentano sempre più il pubblico. Friulani molto imprecisi, con un Briscoe impalpabile è un Gentile che non riesce a caricarsi la squadra sulle spalle. Dopo l’assolo del capitano forlivese, è il turno di Penna; il n.24 conferma il suo stato eccellente di forma presentandosi sia come scorer che assistman, risultando decisivo nel nuovo parziale valevole il +13 di vantaggio all’intervallo.
Sanford dimostra di aver recuperato completamente dall’infortunio, catalizzando i primi possessi forlivesi e trasformandoli in sei preziosi punti. L’inerzia è tutta dalla parte dei padroni di casa, con Udine che non riesce a costruire possessi efficaci affidandosi spesso a soluzioni personali, con Gentile in primis. Troppo poco però per pensare di infastidire la difesa eccellente dei ragazzi di Martino. Penna è un martello pneumatico, Cinciarini un incubo per gli avversari: sono solo le punte di diamante di una squadra assolutamente dominante a fine terzo quarto, conclusosi con un irreale +20.
Gli ultimi 10’ sono solo da gestire per l’Unieuro, e quale modo migliore c’è di farlo se non continuare a martellare? Ce lo dicono Adrian, Valentini e Radonijc che non sanno cosa vuol dire sbagliare. Ce lo dicono anche Pollone, Gazzotti e Benvenuti, pilastri di una difesa capace di concedere il primo canestro del quarto ospite dopo ben 5’. Infine Munari, Ndour e Borciu, i più giovani del team, mandati in campo da coach Martino sul +27, che affrontano la loro prima semifinale di playoff con qualche errore si, ma soprattutto con un coraggio e una grinta che fa ben sperare. Borciu addirittura corona la sua prestazione con cinque punti su azione personale. È così che giunge la fine di un match incredibile, assolutamente dominato, tra gli applausi di un pubblico mai stato così carico da tanti anni a questa parte. Il punteggio finale dice 83-58.
Michele Prati