Valditara: «L’esame orale è stata una richiesta del territorio»

ministro valditara a Forli

La deroga alla normativa che regola l’esame di maturità è stata considerata necessaria dall’Ufficio scolastico regionale in seguito all’emergenza alluvione, così come era accaduto dopo il terremoto in Emilia e a L’Aquila. Di qui, la decisione di prevedere l’esame con la sola prova orale che ho puntualmente comunicato il 7 giugno scorso in Cabina di regia dove erano presenti il presidente della Regione Emilia-Romagna e i presidenti delle Province interessate. La richiesta in particolare era arrivata al ministero dal presidente della Provincia e sindaco di Ravenna Michele De Pascale che aveva sollecitato la predisposizione di un esame semplificato già il 5 giugno, preoccupato per gli studenti che avevano perso tutto durante l’alluvione. Ma la medesima istanza mi è arrivata anche da altri territori colpiti e da associazioni studentesche”. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, durante la breve visita in Romagna accompagnato dal parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, chiarisce le motivazioni che hanno determinato la decisione di prevedere un esame semplificato in Romagna.

Due le tappe toccate dal ministro, a Lugo ha visitato il Polo Tecnico Professionale Marconi-Compagnone, a Forlì l’Istituto Comprensivo n.5 Tina Gori al Quartiere Romiti pesantemente danneggiato dall’alluvione. “Ho mantenuto anche la promessa di reperire risorse per le scuole. Dei 20 milioni ottenuti – ha precisato il ministro – ne sono già stati stanziati 9.434.000, di cui 8.734.000 per le scuole statali e 700.000 per le paritarie”. Si tratta di fondi per l’emergenza e per garantire la riapertura delle scuole, da utilizzare anche per l’acquisto di attrezzature da laboratorio e altro materiale.

Spero che da oggi si plachi anche la polemica pretestuosa sull’esame orale – ha commentato Morrone a margine della visita – alimentata con evidente strumentalità da certi esponenti del Pd e della sinistra, compresi docenti e studenti di area, in particolare a Cesena. Può darsi che non fossero stati messi al corrente che la richiesta dell’esame semplificato era arrivata non solo in tempi utili, ma addirittura da De Pascale. E forse il sindaco e presidente della Provincia di Forlì-Cesena Enzo Lattuca, che domenica, sulla stampa locale, ha parlato di ‘tempistica un po’ goffa e tardiva’ e che la decisione non avrebbe ‘il pregio né dell’immediatezza, né dell’attenta riflessione e della condivisione’, era disattento quando il provvedimento è stato comunicato tempestivamente in Cabina di regia e dietro richiesta di un suo collega”.

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