Un momento di gioia e condivisione per tutto il quartiere e per tutta la città: c’erano oltre 250 persone in via Pacchioni 44/A alla festa finale dei centri estivi della Cooperativa Domus Coop di Forlì, realtà che gestisce centri educativi e progetti di qualificazione scolastica, comunità per minori e mamma-bambino, attività per anziani e strutture per la salute mentale. 180 bambini e ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado, 30 ragazzi delle superiori, 25 educatori, un gruppo di genitori e di “nonni” del quartiere di Coriano e alcuni ospiti d’onore speciali: l’assessore ai Servizi educativi, scuola e formazione e Politiche giovanili del Comune di Forlì, Paola Casara, il nuovo dirigente del Servizio Scuola e Sport, Benedetta Squarcia, e Silvia Evangelisti, pedagogista del Coordinamento Pedagogico 6-18 anni.
“Vogliamo ringraziare l’amministrazione comunale di Forlì per il sostegno alle nostre iniziative e per la capacità di riconoscere e valorizzare la passione educativa che ci muove in ogni nostra attività – ha commentato il vicepresidente di Domus Coop, Massimo Fabbri – quest’anno la proposta dei centri estivi Domus Coop ha raggiunto oltre 400 bambini e ragazzi di Forlì: tante famiglie hanno usufruito di questo servizio utilizzando i voucher centri estivi e le misure di sostegno riconosciute dal Comune di Forlì alle situazioni colpite dall’alluvione dello scorso maggio”.
“È estremamente importante poter contare, nel nostro territorio di luoghi educativi per le nuove generazioni – ha sottolineato l’assessore Paola Casara – salutando i bambini, i ragazzi, le famiglie e i cittadini presenti – ma anche realtà che sappiano e possano sostenere le famiglie promuovendo l’accesso a servizi che le supportino nel compito genitoriale”.
“Oggi è una grande giornata di festa – ha concluso Fabbri – i nostri bimbi e ragazzi hanno cantato, hanno messo in scena insieme agli educatori l’ultima puntata del racconto che ha attraversato il centro estivo per tutta la sua durata e hanno raccontato quanto vissuto in queste settimane insieme, e la presenza di tante persone del quartiere mostra l’importanza del radicamento nel territorio. Un risultato frutto anche del lavoro di tanti: educatori, amici, volontari, collaboratori che hanno messo un enorme impegno per regalare a tutti i nostri ragazzi un’esperienza piena, ricca, non banale, una vera ‘avventura grande come l’estate’, nel segno dell’amicizia e della condivisione”.