“Cesena co-capoluogo? Parliamo piuttosto di riforme istituzionali che possano passare dall’accorpamento di piccoli Comuni”. Il direttore di Ascom-Confcommercio Alberto Zattini, torna a ragionare sull’idea del sindaco di Cesena Enzo Lattuca facendo proposte concrete che vadano al di là di facili campanilisti e tutelino i piccoli Comuni dove il rischio di spopolamento è ancora più tangibile dopo i danni arrecati alle infrastrutture dall’alluvione.
“Bisogna ragionare sull’aggregazione di alcune realtà – afferma Zattini – come ad esempio, Modigliana e Tredozio, oppure Civitella, Galeata e Santa Sofia o, ancora, Predappio e Premilcuore fino a Portico con Rocca San Casciano”. Si tratta di realtà generalmente distanti tra loro con pochi minuti di macchina e che dunque, amministrativamente, ha una sua logica pensare di accorpare. Però il direttore di Ascom, sul fronte dell’accorpamento, tiene a precisare che “non lo si debba ipotizzare per i servizi socio-sanitari. Anzi. Andrebbe piuttosto valutato di riaprire anche qualche punto di primo intervento, se non altro nelle vallate (nei singoli paesi temo sia un’utopia anche il solo pensarlo“.
Dunque via libera “all’accorpamento di uffici e servizi amministrativi”, muovendosi in direzione contraria sul versante di quelli socio-sanitari, che vanno potenziati. Sempre in tema di riordino istituzionale, “qualche anno fa – continua Zattini – Modigliana e Tredozio potevano beneficiare di un importante contributo statale se si fossero aggregati, ma la politica si è defilata. Se la Provincia non proporrà una riforma, alcuni Comuni scompariranno e non riusciranno a garantire neanche i servizi minimi. L’alluvione ci ha dimostrato che è utopistico pensare al ripopolamento di alcune zone in alcuni comuni nei quali, anche dal punto di vista dei collegamenti, ci sono già oggi problemi”.
“Per andare da Premilcuore a Forlì – esemplifica Zattini – ci si mette circa 50 minuti, esattamente lo stesso tempo che si impiegava 50 anni fa. Forse qualcosa non è andato per il verso giusto?”. Nessuna polemica con Confcommercio Cesena (favorevole rispetto alla proposta di Lattuca), realtà con la quale, assicura Zattini, “il rapporto è solido da oltre 15 anni. Abbiamo punti di vista legittimamente diversi legati anche ad un po’ di campanilismo“. Le diversità di vedute dovrebbero essere spazzate dal progetto complessivo della Regione Romagna. “Tutti vogliamo trovare la migliore soluzione per il territorio – conclude – dunque a mio avviso bisogna andare oltre al tema co-capoluogo arrivando a quello di Regione Romagna. Da troppi anni l’Emilia la fa da padrona, qui arrivano le briciole, specie nella nostra provincia. Ragioniamo tutti insieme della riforma che porterebbe alla creazione della Regione Romagna“.