“Con l’approvazione del DL Alluvione il governo Meloni prosegue nel percorso di sostegno a cittadini e imprese, partiamo con la ricostruzione: ci sono oltre 4,5 miliardi a disposizione e c’è il generale Figliuolo già operativo con la struttura commissariale. Siamo soddisfatti di questo passaggio parlamentare e del lavoro fatto per rendere il provvedimento ancor più concreto ed efficace, con modifiche che hanno recepito parte delle richieste dei territori alluvionati, almeno tutte quelle che era possibile accogliere in questa prima fase”. Questo il commento di Alice Buonguerrieri, deputato di Fratelli d’Italia, all’approvazione del Dl Alluvione.
“Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini può stare tranquillo: il governo ha dato garanzie e sta dimostrando con i fatti di sostenere cittadini e imprese. Anche dalle sue ultime parole vediamo come le sinistre che, al voto alla Camera si sono astenute, continuano a criticare mistificando come sempre i fatti. Nella dichiarazione di voto di Fratelli d’Italia sulla fiducia al governo ho ribadito che non accettiamo lezioni da Bonaccini, Schlein e PD, ovvero da coloro che governano da 50 anni la Regione Emilia-Romagna e non hanno fatto nulla per mettere in sicurezza un territorio fragile e vulnerabile come la Romagna: i fiumi esondati a maggio 2023 sono gli stessi esondati a maggio 2019. Ripetute sono state le denunce e segnalazioni, anche oggetto di interrogazioni regionali, che sono rimaste del tutto ignorate perché contravvenivano al teorismo ambientalista che aveva in Elly Schlein il suo paladino e custode, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti“.
Nell’ambito del lavoro parlamentare sul Dl Alluvione, Buonguerrieri ha ottenuto anche un altro risultato richiesto dal territorio. Infatti con un Ordine del Giorno approvato dalla Camera e presentato dal deputato di Fratelli d’Italia, il governo si impegna con il primo provvedimento utile a inserire i Comuni di Modigliana, Predappio, Meldola, Dovadola, Sarsina e Mercato Saraceno tra le aree destinate agli interventi previsti per la strategia nazionale per le aree interne, una politica nazionale innovativa di sviluppo e coesione territoriale che mira a contrastare la marginalizzazione e i fenomeni di declino demografico propri delle aree interne del nostro Paese.
“È un impegno che mi ero presa in campagna elettorale e che avevo ribadito anche durante il recente Confartigianato day tenutosi al Museo Archeologico di Sarsina – rimarca il parlamentare -. L’inclusione di questi Comuni collinari negli interventi previsti dalla Strategia nazionale per le aree interne rappresenta un’opportunità di accedere a finanziamenti e misure ad hoc che potranno aiutare questi territori anche nella ripresa post alluvione. Mantenere vivi i piccoli borghi, cercando di preservare o riportare i servizi pubblici essenziali anche nei Comuni interni, è un obiettivo del governo Meloni che, personalmente, lo sento molto vicino essendo nata e cresciuta in montagna – conclude Buonguerrieri -. Vivere nelle aree interne presenta delle oggettive difficoltà, ma ci sono tanti altri aspetti che possono renderle attrattive: per questo è importante lavorare per il miglioramento della qualità dei servizi ai cittadini e delle opportunità economiche nei territori interni e a rischio marginalizzazione, e questo è l’obiettivo della strategia nazionale“.