«A quasi due mesi dall’alluvione un problema sempre più scottante è quello legato alla permanenza di ingenti quantità di fango nei giardini, negli orti e nelle pertinenze delle abitazioni di tanti cittadini alluvionati. La mole e il peso del fango, ormai solidificatosi, costringono a ricorrere all’intervento di privati dotati di attrezzature e mezzi meccanici, con costi in taluni casi anche di migliaia di euro che vanno a ricadere su famiglie già duramente provate dalle spese per abitazioni, suppellettili e altri beni di prima necessità danneggiati dall’alluvione. Del resto, anche laddove i cittadini tentano di provvedere autonomamente alla rimozione, sono molte le difficoltà che si trovano ad affrontare per la consegna al punto di raccolta e conferimento di Durazzanino, a causa della distanza dai quartieri alluvionati, delle difficoltà di spostamento per coloro che hanno perso i propri veicoli e della quantità del fango stesso» segnala il Gruppo consiliare di Forlì e Co.
«Durante il Consiglio comunale di lunedì abbiamo ritenuto urgente sottoporre la questione alla giunta sollecitando interventi per sovvenire, sia sul versante economico che su quello logistico, i cittadini impegnati a rimuovere il fango dai giardini delle proprie abitazioni. Dispiace che la risposta alla nostra interrogazione si sia limitata ad una generica deplorazione del problema, senza l’assunzione di alcun impegno concreto per favorirne la soluzione. A nostro avviso serve invece una seria volontà del Comune di scendere in campo, mettendo a confronto i cittadini alle prese con lo smaltimento del fango, rappresentati dai loro comitati e quartieri, con le aziende private che forniscono questo servizio, accompagnate dalle loro rappresentanze di categoria, per affrontare in maniera ragionevole e condivisa questa problematica di scottante attualità. Riteniamo che si dovrebbe definire insieme una sorta di prestazione-tipo per la rimozione dei fanghi, magari con un prezzo concordato che tenga conto della situazione di emergenza; il Comune, dal canto suo, dovrebbe attivare forme di bonus o incentivi per attutire, in toto o almeno in parte, questo ennesimo costo per le famiglie» conclude il gruppo consiliare Forlì e Co.