“Da noi è tutta una frana”. Sono state queste le prime parole del sindaco di Forlì Gian Luca Zattini a margine dell’incontro ufficiale in viale Aldo Moro con il generale Francesco Paolo Figliuolo, il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, l’assessore Irene Priolo e gli amministratori colpiti dall’alluvione. Il commissario straordinario alla ricostruzione post-alluvione si è rivolto subito al sindaco Zattini dopo aver sorvolato in elicottero proprio l’intera area del forlivese per vedere con i propri occhi le centinaia di fratture arginali, le frane, gli smottamenti e i danni apocalittici provocati dall’alluvione.
A presiedere l’incontro con il commissario c’era il presidente Bonaccini, che ha accompagnato il generale e il suo staff nel primo giro aereo di ricognizione delle zone alluvionate: “ringrazio il generale Figliuolo per essersi recato subito in Romagna. Tra di noi c’è un rapporto di profondo rispetto e consuetudine, maturato con l’esperienza della pandemia. Questo faciliterà il lavoro insieme. Siamo a sua disposizione. L’unico interesse che abbiamo come Regione sono le risposte alle famiglie, alle imprese e agli enti locali. In Emilia Romagna siamo abituati a lavorare in squadra e lo faremo anche questa volta”.
“Appena ricevuta la notizia della mia designazione ho ritenuto doveroso recarmi in Romagna. Solo toccando con mano ci si può rendere conto della gravità della situazione – ha dichiarato Figliuolo -. Ciò che serve adesso sono trasparenza, velocità e sburocratizzazione. Sono abituato ad ascoltare e metterò a disposizione la mia esperienza e le mie competenze per accelerare il percorso della ricostruzione. Due saranno i compiti della struttura commissariale: supportare e agevolare la ripartenza. Ecco perché lavoreremo con buona volontà per dare risposte concrete a un evento fuori scala che tuttavia rischia di rappresentare un pericoloso campanello di allarme per il futuro del nostro Paese”.
“Ringrazio il generale Figliuolo per l’approccio operativo che fin da subito ha dimostrato nei confronti delle istituzioni locali. La priorità oggi è la somma urgenza. Il Comune di Forlì è fuori di 8/9 milioni di euro – ha aggiunto il sindaco Zattini -. Per un ente come il nostro sono risorse importanti ma sostenibili dal punto di vista finanziario. Non è così per tutti. I Comuni più piccoli stanno attraversando difficoltà molto maggiori da questo punto di vista. C’è poi la necessità di dare risposte concrete ai cittadini: prima di tutto sulle infrastrutture fluviali. È necessario ragionare al più presto su un piano strategico innovativo di messa in sicurezza del territorio. Poi ci vogliono le risorse, alle famiglie e alle imprese alluvionate. E rispetto a queste ci vuole velocità e semplicità nelle modalità di erogazione”. Zattini ha infine ribadito la “piena disponibilità al dialogo e al confronto da parte del nostro Comune. La macchina comunale è a sua completa disposizione. Lo attendiamo il prima possibile a Forlì”.
“Francesco Paolo Figliuolo, il nuovo commissario per i lavori della ricostruzione in Emilia Romagna, dopo l’alluvione di metà maggio, oggi ha sorvolato le zone alluvionate e franate dei nostri territori, incontrando poi il presidente della Regione Bonaccini, i presidenti delle provincie e i sindaci dei Comuni capoluogo. Come deputato dei collegi di Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna e Ferrara e come coordinatrice regionale dell’Emilia Romagna per Forza Italia, gli auguro buon lavoro, concordando con lui su ciò che serve ora: trasparenza, velocità e sburocratizzazione nella ricostruzione”. Lo sostiene la deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia, Rosaria Tassinari, che poi si rivolge direttamente a Figliuolo: “dopo le gravi sofferenze ma anche il grande impegno nell’affrontare la difficile situazione, le laboriose e tenaci popolazioni dell’Emilia Romagna si aspettano ora da lei e dai suoi collaboratori di sperimentare che cosa vuol dire ‘aiuto di stato’ e ‘non vi lasceremo soli’. Si aspettano cioè di poter essere aiutate nel concreto per rientrare nelle proprie case, di rimettere in piedi le proprie attività economiche in città, nei paesi e nelle campagne, di poter riaprire dalle migliaia di frane le strade statali, provinciali, comunali e perfino vicinali, in collina e in montagna, perché dall’impegno della struttura commissariale, in collaborazione con tutte le istituzioni e con tutte le organizzazioni che rappresentano le forze economiche, dipende il futuro di una ricostruzione che garantisca la visione di un futuro più sicuro per quella parte d’Italia che è la capitale europea del turismo balneare, la capitale italiana dei prodotti agricoli, che vanta le città d’arte di Ravenna e della Via Emilia e che in cima all’Appennino custodisce la diga di Ridracoli che disseta la Romagna e il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi con 36mila ettari di area protetta, compresa la riserva naturale integrata di Sasso Fratino, patrimonio Unesco dell’Umanità, insieme alle basiliche e monumenti bizantini di Ravenna” conclude Tassinari.