«Come è sotto gli occhi di tutti, l’impatto dell’alluvione ha generato sui territori e le comunità interessate problematiche che spaziano su una pluralità di fronti: dal danneggiamento degli edifici a quello di mobili e autovetture, dalla distruzione di aziende e attività agricole a ferite psicologiche non meno laceranti. A 60 giorni da quei tragici fatti, le famiglie colpite segnalano una molteplicità di bisogni e di esigenze, fra i quali basti ricordare: presenza di fango nei giardini e nelle pertinenze, necessità di suppellettili ed elettrodomestici per sostituire quelli alluvionati, difficoltà per gli spostamenti quotidiani a causa della perdita dei mezzi di trasporto, fragilità di natura economica e sociale, traumi psicologici» è l’analisi del gruppo consiliare Forlì & Co.
«È evidente che per mettere in campo adeguati interventi, il Comune non può prescindere dalla conoscenza, tramite una mappatura capillare, delle necessità e dei bisogni degli alluvionati. È questo il motivo per cui da settimane i quartieri sollecitano l’Amministrazione a mettere in campo risorse umane e materiali per realizzare tale mappatura, peraltro già avviata da Comuni a noi limitrofi; la richiesta di un vero e proprio censimento dei bisogni è stata del resto ripresa e rilanciata anche nelle assemblee di cittadini alluvionati che, assenti ingiustificati il sindaco Zattini e la sua Giunta, si sono autoconvocati e riuniti proprio negli ultimi giorni» insistono i consiglieri di minoranza.
«A fronte di tutte queste sollecitazioni e dell’obbiettiva ragionevolezza della richiesta, non è possibile comprendere le ragioni dell’ostinato rifiuto del Comune a prenderla in considerazione. Ancora più assurda è la tesi che l’Amministrazione avrebbe già tutte le informazioni necessarie grazie alla raccolta delle domande per i contributi Cas, come se non ci fossero centinaia di cittadini che non sono riusciti a presentare questa dichiarazione e come se i danni all’abitazione fossero il solo problema con cui gli alluvionati si devono misurare. Il risultato di tale disinteresse è che il Comune non è in possesso di un quadro puntuale dei bisogni, sulla base del quale definire le priorità di lavoro, strutturare gli interventi necessari e dare risposta nei tempi più brevi alle tante esigenze degli alluvionati.
Un’ulteriore e inutile complicazione nella gestione di una emergenza che i ritardi e i mancati ristori da parte del governo rendono ogni giorno più drammatica» conclude il gruppo consiliare Forlì & Co.