«Lunedì scorso si è svolto il primo Consiglio comunale dopo l’alluvione. Nonostante fosse aperto al pubblico, i posti disponibili erano ridotti rispetto al solito. Molte persone si erano riunite per assistere, ma non hanno potuto accedere al salone. La rabbia è ancora tanta, ma l’Amministrazione continua ad ignorare tutto ciò e a voltare la testa di fronte alla crisi climatica, nonostante le sue conseguenze siano sotto gli occhi di tutti. In particolare, vogliamo denunciare il negazionismo della giunta Zattini sulla cementificazione. Il sindaco ha affermato in un post sui social che “l’assalto al cemento non è figlio di questa Giunta”, eppure i dati lo smentiscono. Secondo Ispra, tra il 2020 e il 2021 Forlì è stato l’ottavo Comune in Italia per aumento del consumo di suolo netto» è il commento di Fridays For Future Forlì.
«Se fosse vero che questa Amministrazione è ostile alla cementificazione, avrebbero dovuto stracciare i tanti, troppi progetti di nuove costruzioni di megastore e supermercati. Ma così non è stato. Ci rendiamo conto che la situazione attuale sia complessa, ma questo non può giustificare l’assenza dell’Amministrazione nei luoghi e nei contesti in cui la cittadinanza si sta riunendo ormai da settimane per parlare dei problemi e delle difficoltà nella ripartenza. Non basta lavorare “dietro le quinte”, è necessario che si espongano in prima persona, prendendo critiche se necessario, ma facendo sentire la vicinanza di una politica locale che ascolta e comprende i cittadini. Giusto per fare un esempio, l’assemblea del 22 giugno in via Autoparco ha visto circa 150 partecipanti, ma nessun esponente della Giunta o tecnico comunale. La tenuta del tessuto sociale in questo momento di crisi non dipende soltanto dagli aiuti e dai lavori di sistemazione, ma dipende anche dalla capacità della politica di farsi vedere e di ascoltare le persone. Servono risposte: quanto ancora dovremo attendere?» concludono gli esponenti di Fridays For Future.