Chicchi di grandine grandi come palle da tennis hanno colpito le colture dell’Emilia-Romagna danneggiando i prodotti in fase di maturazione quali pomodori, vite, cocomeri, meloni, mais, pere, barbabietole, zucche e patate e provocando milioni di danni, fra quelli procurati alle colture e quelli riportati dalle attrezzature agricole e dalle strutture. Questo il primo bilancio stilato da Coldiretti regionale dopo la grandinata che si è abbattuta nel pomeriggio di sabato 22 luglio sull’Emilia-Romagna.
“Il ripetersi di questi eventi – ha detto il direttore di Coldiretti Emilia Romagna Marco Allaria Olivieri – conferma l’impatto devastante dei cambiamenti climatici con sempre maggiori danni alle produzioni agricole, sia alle piante che ai frutti, peraltro già in gran parte compromesse dagli eventi calamitosi dei mesi scorsi. La caduta della grandine nelle campagne è la precipitazione più dannosa per le nostre campagne per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro. Coldiretti invita gli agricoltori a presentare quanto prima le segnalazioni al fine di poter delimitare e censire nel dettaglio le aree colpite e avviare le procedure volte all’ottenimento dei benefici di legge e quindi il ristoro dei danni patiti”.
Conferma questa linea la dichiarazione dell’assessore regionale all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca Alessio Mammi, che spiega: “Bisogna agire su più fronti: da una parte procederemo prima possibile per raccogliere le segnalazioni dei danni da grandine estrema attraverso gli strumenti di ricognizione regionale già attivi, dall’altra a chiedere risorse per le imprese agricole. Abbiamo già attivato l’emergenza regionale e chiederemo l’emergenza nazionale, confrontandoci con le altre Regioni, per garantire risorse ai territori colpiti. Chi ha perso tutto il raccolto ha necessità di essere sostenuto, per non rischiare di dover sospendere il proprio lavoro e quello dei propri dipendenti”.
“Tra la Lombardia e la nostra Regione si sono abbattute in un solo giorno ben 46 violente grandinate che hanno provocato danni incalcolabili nelle campagne – conclude Massimiliano Bernabini presidente di Coldiretti Forlì-Cesena – dato che emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Eswd (European sever weather database) in riferimento all’ondata di maltempo che ha colpito a macchia di leopardo il nord Italia, mentre il caldo torrido sta ‘bruciando’ la frutta e verdura nei campi lungo tutto lo Stivale con ustioni che provocano la perdita del raccolto che in alcune aziende arrivano al 90%”.