Il Commissario Figliuolo a Forlì per una ricognizione dei danni

Generale Figliuolo

Frane, infrastrutture stradali, lavori di somma urgenza, corsi d’acqua, Cis, Cas e agricoltura. Sono questi alcuni dei temi trattati nel corso del briefing tecnico di mercoledì mattina tra la Provincia di Forlì-Cesena, il Comune di Forlì, la Regione Emilia Romagna, il comando provinciale dei Vigili del Fuoco e il Generale Francesco Figliuolo intervenuto a palazzo Morgagni per fare il punto della situazione sulle aree colpite dall’alluvione.

Due i fronti aperti in ambito provinciale: le infrastrutture stradali, con 485 dissesti di cui 30 vere e proprie frane, per le quali si stima un danno di circa 400 milioni di euro e i corsi d’acqua, per i quali sono previsti interventi di somma urgenza per 38 milioni di euro a cui si sommano quelli in capo al consorzio di bonifica per ulteriori 11 milioni di euro.

Dal commissario per la ricostruzione nominato dal governo Meloni è arrivata una prima importante rassicurazione: “andate avanti con la somma urgenza. Non fermate in cantieri”. “È evidente che questa è una notizia importantissima e rassicurante per noi amministratori locali” – ha dichiarato a margine dell’incontro il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini -. Lo dico non tanto per il nostro bilancio, ma per quello dei piccoli comuni montani che devono fare i conti con equilibri finanziari più fragili. Le parole di Figliuolo, in questo senso, rappresentano un prezioso paracadute. Significa che possiamo proseguire con i cantieri per la messa in sicurezza del territorio e l’eliminazione di situazioni di pericolo. Resto preoccupato per i corsi d’acqua – ha aggiunto Zattini rivolgendosi alla regione – i cittadini sono spaventati ed è necessario che si proceda al più presto con il ripristino delle fratture esistenti, sapendo che eventi di questa portata potrebbero ricapitare”.

L’alluvione del 16 maggio ha coinvolto circa il 40% del territorio comunale, ovvero 43 mila residenti. Da una prima ricognizione dei fabbisogni relativi alle spese per il soccorso e l’assistenza alla popolazione e i danni al patrimonio pubblico, emergono i seguenti importi: 1.258.326,22 € nel primo caso e 34.256.735,47 € nel secondo. Risorse importanti, che in parte abbiamo anticipato per consentire un graduale ritorno alla normalità e che prevedono, tra gli altri, interventi a scuole, impianti sportivi ed aree verdi ancora da attivare. Ma non è tutto. Adesso è importante procedere in maniera spedita con i ristori. Noi stiamo già liquidando le prime tranche dei CAS e dei CIS, ma sarà determinante l’iniezione di ulteriori risorse a sostegno delle famiglie e dei cittadini alluvionati”.

C’è poi un obiettivo che dobbiamo porci come sindaci e istituzioni a tutti i livelli – ha concluso Zattini -. Dobbiamo lavorare tutti insieme per la definizione di un protocollo nazionale che ci dica come muoverci in casi come questo. Non possiamo permetterci di temporeggiare in attesa di autorizzazioni e permessi da parte della Regione o dello Stato. Il protocollo deve dirci cosa fare nell’immediato attraverso l’elaborazione di un modello gestionale semplice ed immediato”.

Auspico che la questione ricostruzione e risorse sia chiarita una volta per tutte. Il commissario straordinario alla ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo oggi a Forlì è stato esplicito. Saranno coperte le spese sostenute dai Comuni per i lavori di somma urgenza realizzati. Parole importanti soprattutto per le amministrazioni delle località minori. Ci si concentrerà poi sulle opere per la ricostruzione e per la messa in sicurezza del territorio. La macchina commissariale, dopo la necessaria ricognizione della situazione e delle effettive necessità, si è messa in moto con autorevolezza e pragmatismo sfatando le critiche pretestuose che gli amministratori piddini hanno ripetuto allo sfinimento. L’auspicio è che tutte le amministrazioni coinvolte facciano la propria parte collaborando fattivamente con la struttura commissariale. Parlo in particolare per la Provincia di Forlì-Cesena, la più colpita, il cui presidente Enzo Lattuca, nella veste di sindaco di Cesena, anche martedì 18 luglio ha rivolto parole molto critiche nei confronti del governo facendo il punto sull’alluvione alla Festa dell’Unità. Forse, sapendo che lo aspettava l’incontro pubblico con Figliuolo, avrebbe potuto risparmiarsi i soliti attacchi politici”. Così in una nota il parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna.

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