Centinaia di imprese colpite, una stima dei danni in crescita e un obiettivo condiviso: riprogettare la difesa del territorio e garantire la pulizia costante e preventiva del reticolo fluviale romagnolo, dando maggiore autonomia e capacità di azione agli agricoltori. È questo il quadro di sintesi emerso dal tavolo agricolo riunitosi in Municipio a Forlì al quale hanno preso parte, oltre all’Assessore Marco Catalano, i rappresentanti locali di Coldiretti, Copagri, Confagricoltura, Cia Romagna, Confcooperative e Agci.
“Il settore agricolo è quello più colpito dall’alluvione ma è anche quello di cui si parla meno – ha dichiarato l’assessore Catalano -. Ho voluto riconvocare la consulta proprio per questo motivo, perché è necessario mantenere accesi i riflettori sull’intero comparto e sui ristori. Tra alluvioni, frane, gelate e agenti parassitari, le aziende zootecniche, frutticole e ortofrutticole del forlivese sono tra le più danneggiate e compromesse della Romagna. Nonostante una prima raccolta di segnalazioni, è difficile in questa fase effettuare una stima definitiva dei danni diretti ed indiretti provocati dall’alluvione a questo settore”.
“La cosa certa è che serviranno tempo e risorse per ricostruire le aziende danneggiate dagli eventi di maggio. Tra i primi fondi in arrivo per ristorare le perdite produttive ci sono quelli del fondo rischi della Pac, ma ne serviranno altri e un grande sostegno da parte di tutti gli enti locali. Le domande di ristoro sono avanzabili tramite Agricat, fondo europeo costituito con la gestione del rischio o tramite la Regione”. I partecipanti alla consulta hanno condiviso la volontà dell’assessore di “istituire un tavolo agricolo sovracomunale per la promozione di politiche di coordinamento volte a promuovere e tutelare l’intero settore”.