«L’assessore Cicognani, rispondendo ad un question time (se no lo avremmo saputo ad accordi fatti) ha annunciato che i fondi raccolti per gli alluvionati dal Comune di Forlì (oltre un milione di euro) serviranno per ridurre (forse azzerare) gli interessi a chi chiederà un mutuo. Questa proposta indecente contraddice la causale dichiarata sul sito alla pagina “Raccolta fondi per emergenza alluvione”, tradisce la fiducia di chi ha donato pensando di aiutare gli alluvionati (e non certo le banche) ed è un insulto per chi ha subito danni.
Dov’è l’aiuto “concreto, diretto, rapido e trasparente”? E chi non vuole accendere un (nuovo) mutuo, non avrà diritto a nulla? E la smetta l’assessore di dire che non ha ricevuto proposte alternative: queste sono state portate dai comitati di quartiere e degli alluvionati, dai gruppi consiliari di minoranza, dai sindacati già a pochi giorni dall’alluvione e sono molto semplici e concrete» è il commento della segretaria comunale del Pd Maria Teresa Vaccari.
«Per esempio pagare il surplus di consumi di acqua e elettricità per la pulizia e il ripristino dei locali, le perizie dei tecnici per la valutazione dei danni o, come hanno fatto altri, anticipare o integrare i ristori che arriveranno dalla Regione e, speriamo, dal governo. A monte di questa assurda decisione c’è sempre il “peccato originale”: l’ostinazione a non voler procedere ad un censimento preciso ed accurato delle famiglie e delle attività danneggiate. Gli strumenti tecnici e i dati ci sono. Le richieste dei CAS e CIS non sono rappresentative dei reali bisogni perché possono lasciare fuori tante persone, proprio le più fragili e in difficoltà, che non hanno i mezzi e le possibilità per affrontare la burocrazia» conclude Vaccari.