Domani ad 85 giorni dall’alluvione di maggio riapre la strada provinciale 26 del Carnaio. Per la frana a circa 3 chilometri da Santa Sofia è stata ultimata la realizzazione di una pista per consentire il transito a tutti i veicoli, ad eccezione di autoarticolati, cicli e motocicli; le asfaltature sono previste per l’ultima settimana di agosto. La Provincia ha realizzato i lavori di ripristino della strada con una procedura di somma urgenza per un importo di 500.000 euro, anticipando le risorse con l’ultimo consiglio provinciale, in attesa che la struttura commissariale le rimborsi.
Per quanto invece riguarda la parte di strada a ridosso del Passo del Carnaio località Fonte Paolina viene aperta la viabilità in senso ultimo alternato con limitazione ad autoarticolati cicli e motocicli. Si sta continuando a lavorare su quel punto, in attesa di un intervento di Enel, sempre nell’obiettivo entro settembre, di avere una pista del Carnaio completamente aperta al traffico.
“Riaprire il Carnaio prima di ferragosto è per noi un ottimo risultato. La strada è molto importante perché collega i comuni di Santa Sofia e Bagno di Romagna e su quella abitano 103 persone, ci sono 5 aziende agricole e due attività ricettive – commenta Daniele Valbonesi sindaco di Santa Sofia e Consigliere provinciale con delega alla viabilità del comprensorio forlivese -. Nonostante ad oggi ancora non siano arrivate risorse da parte del Governo e della Struttura commissariale alla ricostruzione, neppure per coprire i lavori di somma urgenza, stiamo lavorando incessantemente per ripristinare la viabilità di minima prioritariamente sulle fondovalli e le intervallive strategiche. Contestualmente ci stiamo preparando per essere pronti ad intervenire con lavori urgenti non appena avremo chiaro il piano delle risorse per la ricostruzione”.
“Questa riapertura è il segnale concreto di un ottimo lavoro svolto dalla Provincia, dai suoi funzionari e dipendenti e dalle imprese locali che sono state coinvolte nel ripristino di una strada che era stata gravemente colpita dalle frane derivanti dall’alluvione al punto che non se ne riconosceva più il tracciato – dichiara Marco Baccini sindaco di Bagno di Romagna e Consigliere provinciale con delega alle politiche per la montagna e le aree interne –. È stato un lavoro che deve essere apprezzato da parte di tutti perché si è rinunciato a proclami, richieste di intervento e lamentele, ma in silenzio si è voluto lavorare in maniera assidua, ogni giorno, per offrire un risultato positivo a tutta la comunità della montagna tra Santa Sofia e Bagno di Romagna, essendo il Carnaio una via di grande comunicazione che serve tutto il territorio in tempi brevi e celeri. Riaprire prima di ferragosto a neanche 85 giorni dagli eventi catastrofici dell’alluvione è il segnale concreto di amministrazioni che hanno saputo lavorare bene, ma soprattutto collaborare. Mi sento di fare un ringraziamento particolare agli ingegneri Di Blasio e Arienti della Provincia, che abbiamo incontrato il giorno stesso dell’alluvione e hanno capito l’esigenza di trovare una soluzione tempestiva, cosa non scontata, e si sono assunti la responsabilità insieme ai sindaci per operare in questa direzione”.