Da Forlimpopoli a Forlimpopoli. L’esordio in seria A (maglia Jolly Colombani) lo deve al forlimpopolese Piero Pasini. Il presente all’Artusiana basket, che gli ha affidato la panchina per la serie Prima Divisione 1 (ex serie D). Laurea in storia, sposato con due figli, un lavoro in banca. Il suo primo ricordo di pallacanestro? Gli infiniti pomeriggi nei campetti di una Forlì sempre più in controluce. Parliamo di Marcello Casadei, nuovo allenatore dell’Artusiana e assistente della under 19 gold Caossi.
“I primi ricordi – attacca l’allenatore – non sono di partite, bensì dei pomeriggi passati ad allenamento o nei vecchi campetti per Forlì con compagni di squadra, amici con i quali si giocava fino allo sfinimento fra risate e tanta competizione”. Il basket di alti livelli Casadei lo ha masticato sin da ragazzino ossia da quando, a 16 anni, coach Piero Pasini lo fa esordire in serie A. Si fa le ossa in giro per l’Italia e nel frattempo matura una grande passione per la storia contemporanea e sogna, tra una bomba e una pagina del manuale, la lontana Nba.
“Ho avuto i miei idoli da ragazzo, Magic, Bird, Doctor J ma se devo dire la verità quello che mi ispira adesso è rivedermi nei ragazzi che alleno. La serietà, la voglia di aiutarsi e l’entusiasmo che hanno avuto tanti di loro me li ha resi di ispirazione per fare quello che faccio”. E forse è per questo, dopo diverse e prestigiose panchine come head coach, che ha scelto di sposare il progetto avviato dal presidente Riccardo Vitali: “Perché stimo e rispetto le persone coinvolte ed ho tanta curiosità di conoscere coloro con i quali non ho mai lavorato prima. Il progetto di lavorare sodo per ottenere risultati di squadra, sui giocatori e renderci tutti migliori. La considero una grande opportunità che può portare tutti noi a grandi risultati”. Un po’ come fece il Paso con lui, solo in una Forlì di un un po’ di anni fa.