Contributi europei spesi per l’ex Santarelli. I Verdi: “Vogliamo vederci chiaro”

Silvia Zamboni Europa Verde

«Non poteva che essere così, dopo la interrogazione presentata in Regione dalla consigliera di Europa Verde Silvia Zamboni che chiedeva se non fosse il caso di chiedere indietro i finanziamenti concessi attraverso il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione relativo alla programmazione 2014-2020, visto che non pare vi sia alcuna corrispondenza fra i progetti ammessi a contributo e l’uso che se ne è fatto. Poiché sono finanziamenti che l’Europa ha concesso alle Regioni per le finalità indicate nei bandi come Verdi abbiamo deciso di volerci vedere chiaro. E quindi la parlamentare dei Verdi Europei Rosa Damato ha inviato una formale lettera per chiedere chiarimenti all’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori e al sindaco di Forlì. Si tratta di un primo atto di natura preliminare, altri ovviamente ne seguiranno qualora le risposte non fossero esaustive e chiarificatrici: si tratta dei soldi dei contribuenti e la legge impone di usarli bene ed esclusivamente per gli scopi per cui sono stati concessi e in un tempo determinato» si legge in una nota di Europa Verde.

«La parlamentare europea rileva che complessivamente i due progetti dovevano consentire la creazione, dentro all’ex Asilo Santarelli, di un polo dinamico e creativo basato su funzioni pubbliche (hub del Museo Urbano a cielo aperto della città del ‘900 e Biblioteca moderna) e sulle funzioni legate al Laboratorio Aperto di innovazione, organizzato come spazio versatile, attrattivo, aperto alla frequentazione. Il Laboratorio Aperto avrebbe dovuto funzionare sulla base di un contratto tra Comune e un soggetto specializzato in materia. La Biblioteca Moderna, collocata in una seconda ala del Santarelli, avrebbe dovuto assumere, in stretto collegamento con il Laboratorio Aperto, una nuova dimensione nel senso contemporaneo di spazio pubblico, motore di aggregazione, propulsore di progetti d partecipazione e produzione di servizi, ricerca e divulgazione» continua la nota.

«Da quanto risulta alla parlamentare Verde, il Laboratorio Aperto si trova ancora in locali transitori collocati in un edificio privato posto nelle vicinanze dell’ex Santarelli e non sono noti i risultati raggiunti dalla sua attività nel rispetto degli obiettivi indicati nel bando, tra cui numero dei soggetti coinvolti, i progetti realizzati, i cittadini e le imprese coinvolti.
Il Museo urbano non sarà più realizzato e i locali ad esso destinati sono stati concessi in uso all’Università che vi trasferirà per alcuni anni 30.000 volumi della biblioteca Ruffilli, mentre le attività di promozione turistica collegate ad Atrium non sono state realizzate ed il Comune ha rescisso una delle convenzioni sottoscritte con Atrium. La Biblioteca Moderna, finanziata dal Comune con fondi propri, troverà spazio nel Palazzo Romagnoli dopo lo smantellamento del museo in esso presente e il trasferimento in altra sede della collezione Verzocchi e di altre opere il cui progetto edilizio è stato approvato nel mese di giugno dalla Soprintendenza. La Parlamentare Verde ha quindi chiesto a Regione e Comune se i progetti finanziati con i fondi sono stati effettivamente realizzati, così come previsto dalla progettazione originaria; se, per la realizzazione dei citati progetti, sono state effettivamente realizzate mediante l’utilizzo dei fondi o sono state realizzate con fondi propri. I Verdi si augurano di ricevere risposte non solo precise e circostanziate ma più precisamente vere e non costituite dalle solite generiche dichiarazioni» conclude la nota di
Europa Verde Forlì.

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