«Il Forlì F.C. apprende con rammarico e delusione la notizia del tesseramento di Antonio Varriale al Ravenna. Consapevoli di aver fatto tutto il possibile nel rispetto delle persone e delle altre società, ci teniamo ad esprimere tutto il disprezzo verso la situazione che si è venuta a creare con il giocatore e nel triangolo alquanto grottesco tra Forlì F.C., Team Altamura e Ravenna. Una volta di più ci teniamo a dimostrare la nostra trasparenza, ricordandoci che prima dei giocatori e di qualsiasi dirigente viene il galletto biancorosso che portiamo orgogliosamente sul petto. Una brutta pagina è stata scritta da chi di certo non vuole bene a questa maglia» si legge in una nota della società biancorossa.
«Facciamo un passo indietro – continua -. Tutto nasce al termine della stagione che ha visto un cambio in corsa nella guida tecnica della prima squadra. Il nuovo Direttore Sportivo Cristiano Protti, nonostante il contratto biennale firmato dal giocatore, ha fatto subito sapere che non rientrava più nei piani. E’ stata così trovata una situazione che potesse star bene ad entrambe le parti, ma al momento della firma e del passaggio, un repentino cambio di rotta modifica le carte in tavola. Varriale sceglie di avvalersi di altre persone al suo fianco, rifiutando così il trasferimento, per rimanere tesserato regolarmente per il nostro club. Da regolare tesserato il Forlì F.C. l’ha convocato per ben tre volte, attraverso raccomandate con ricevuta di ritorno, per l’inizio della preparazione. Convocazioni a cui il giocatore non ha mai risposto, né mostrato il minimo interesse alla causa».
«Dopo mesi di silenzio desolante ed imbarazzante alla fine della scorsa settimana il giocatore è tornato nella sede del Forlì chiedendo la cessione al Ravenna. Un trasferimento categoricamente negato in primis dal Presidente Gianfranco Cappelli. Non è infatti nelle nostre intenzioni andare a rinforzare una diretta concorrente, nonché un derby in casa per tutta la rivalità storica con la piazza giallorossa. Il Forlì F.C. avrebbe così regolarmente pagato tutto lo stipendio di Antonio Varriale, anche tenendolo fuori squadra a costo di non farlo andare a Ravenna. Solo in seguito si è presentata alle porte la possibilità del Team Altamura disposto a prendere il giocatore. Una destinazione che soddisfaceva tutte le parti in causa andando incontro dunque alle necessità di tutti. Il club biancorosso ha così regolarmente fatto il trasferimento alla squadra pugliese. Nel rispetto, anche e soprattutto, delle richieste più volte reiterate da parte del giocatore e di chi ne cura gli interessi di potersi avvicinare a casa per poter stare vicino alla famiglia. Nella realtà, invece, nonostante urla, sbraiti e giuramenti sui propri cari, il trasferimento al Team Altamura era tutta una farsa. Un triangolo vero e proprio per arrivare là dove gli era stato negato: il Ravenna. Potremmo stare in silenzio, perché nei fatti ci siamo sempre mossi secondo le regole. Tuttavia, ancora una volta ci troviamo di fronte ad una presa in giro da parte di un giocatore, che ne ha piena libertà, ma a cui certo non vogliamo piegarci né stare in silenzio. Nel rispetto di tutti i tesserati che ogni giorno lavorano per il bene della causa» conclude la nota del Forlì Calcio.