La Notte Europea dei Ricercatori torna venerdì 29 settembre 2023 a Bologna, Cesena, Forlì, Ravenna e Faenza, Rimini e Ferrara, per portare fra la gente il lavoro delle ricercatrici e dei ricercatori e offrire la possibilità di partecipare attivamente a esperimenti, dimostrazioni, giochi, esposizioni e laboratori. Organizzata dal consorzio composto dai ricercatori del Cnr, coordinatore per il biennio 2022-23, Università di Bologna, Cineca, Inaf Infn e Ingv affiancati per la comunicazione e l’organizzazione da ComunicaMente e Naxta, quest’anno ruoterà intorno a tre linee principali: Interpretare il passato, esplorare il presente, immaginare il futuro.
A Forlì, si incomincia alle ore 16,00 con le attività del DIT- Dipartimento di Interpretazione e Traduzione Unibo, nell’Aula Nassiriya (P.le Morgagni). Un’escape room a scopo didattico, un laboratorio di story telling e un dialogo con l’assistente virtuale “Alexa”. Si torna a collaborare col Festival del Buon Vivere che, dalle 18,00 alle 24,00, ospiterà tutte le attività in programma e che si svolgeranno presso l’area museale del San Domenico. Alle ore 18,00 i saluti delle autorità alla Cittadella del Buon Vivere alla presenza del Prorettore alla Ricerca Alberto Credi.
Tra le varie proposte: un workshop di calligrafia cinese, l’esposizione di prototipi di ingegneria meccanica e aerospaziale, esperimenti su tessuti e cellule, dimostrazioni di anatomia virtuale, un levitatore acustico in azione, esperimenti di realtà virtuale.
Dalle 18,00 alle 20,00 gli Aperitivi scientifici “Semi di conoscenza”. Un momento di confronto in un contesto rilassato e informale per discutere di temi attuali e curiosità, davanti a un aperitivo. Un forum in cui i ricercatori incontrano direttamente i cittadini per diffondere “semi” di consapevolezza e informazione. Antropologi, ricercatori e docenti ci parleranno di: Malattie e Società nel passato, Democrazia partecipativa e cittadinanza attiva, di storia dell’uva e delle sue virtù salutari, di transizione alla sostenibilità, di finanza personale ed educazione finanziaria e, in collaborazione con i ricercatori dell’Irst “Dino Amadori” Irccs si parlerà di digitalizzazione dei percorsi di cura e di come nasce una terapia innovativa.
Per i più piccoli, nel Chiostro (dalle 18,30 alle 21,30), ci saranno le gag degli scienziati di Leo Scienza, su due tematiche molto attuali: corpo umano, alimentazione e salute; informatica e sicurezza digitale. Un programma specifico su prenotazione è stato inoltre sviluppato in fascia mattutina per le scuole primarie e secondarie. Ci saranno: un laboratorio di story telling e un escape room (che verranno replicati nel pomeriggio presso l’Aula Nassiriya) la presentazione di un laboratorio di traduzione svolto presso una scuola superiore di Forlì, e un laboratorio ludico descrittivo con un esperimento di blind vision per capire come le persone cieche o ipovedenti utilizzano le audio descrizioni e come accedono alla realtà che li circonda.
Con il “progetto ripensaci” l’invito che anche quest’anno le ricercatrici e i ricercatori rivolgono a tutti i cittadini è a cambiare prospettiva e rivedere le proprie conoscenze sul mondo. La Notte europea dei ricercatori è l’occasione per uscire dai soliti schemi e per esplorare nuovi punti di vista. Ripensare a ciò che si conosce da un’altra prospettiva è una pratica utile e necessaria per gli abitanti di un mondo che sta affrontando cambiamenti e minacce epocali. Ma “ripensaci” significa anche riflettere sulla posizione che si occupa nella società e sulle ripercussioni delle proprie azioni sull’economia e sull’ambiente.