“La realtà è che l’argomento è stato ed è ancora strumentalizzato. Da tempo l’alluvione e i relativi rimborsi vengono utilizzati come materiale per la campagna elettorale“. Alberto Zattini, direttore di Ascom-Confcommercio, interviene su un tema tornato prepotentemente al centro del dibattito cittadino, con polemiche incrociate che coinvolgono istituzioni, sindacati e associazioni di categoria.
“Dovremmo mettere un punto fermo, consapevoli del vero e proprio dramma che stanno vivendo cittadini e imprese (il che spesso mi sembra passi in secondo piano): il punto fermo, dal quale ripartire, è la proposta fatta a fine luglio dall’assessore al bilancio del Comune di Forlì, Vittorio Cicognani“. Proposta, che in estrema sintesi, prevedeva che il Comune si facesse carico di pagare gli interessi alle banche per consentire agli alluvionati di ricostruire e riacquistare ciò serve. Il fondo di garanzia sarebbe stato costituito dalle donazioni ricevute e da altri soldi messi a disposizione dall’amministrazione comunale.
“Quella dell’assessore Cicognani, e non è la prima volta che come associazione di categoria lo facciamo presente, era una proposta di buonsenso, naufragata nel mare delle polemiche“. In questi giorni “abbiamo visto cortei di alluvionati sui quali hanno voluto mettere il cappello organizzazioni come Legacoop e Cgil, interventi non sempre centrati come quello di Confindustria e dei sindacati stessi contro l’amministrazione forlivese“.
Dunque, nel rispetto chi ha subìto danni, “ripartiamo dall’unica proposta intelligente sul tavolo, quella dell’assessore Cicognani. Giusto che a Forlì vengano usati i fondi delle donazioni e altri comunali per pagare gli interessi passivi degli alluvionati. Bisogna andare nella direzione di stringere un accordo con le banche“. Allo stesso tempo “per una questione di serietà, bisogna dire ai cittadini che i rimborsi non arriveranno in tempi brevi. In tanti, compresi alcuni sindacati ed alcune associazioni, mi pare che invece vogliano continuare a raccontare la loro versione delle cose, contraria alla realtà dei fatti. Hanno forse scordato la tempistica dei ristori del terremoto in Emilia? Sarebbe bene ritrovassero la memoria”. Tutti coloro, infine “che si lamentavano delle scelte dell’amministrazione hanno dimostrato la totale incapacità di individuare una soluzione equa ed equilibrata” conclude il direttore Alberto Zattini.