Calo delle imprese femminili attive nel territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini a fine giugno 2023, secondo quanto rilevato dai dati Infocamere-Movimprese ed elaborato dall’Osservatorio economico della Camera di commercio della Romagna; flessione che caratterizza, con variazioni negative inferiori, anche l’Emilia-Romagna e l’Italia. A livello settoriale, aumenti si registrano nell’Immobiliare, nei servizi alle imprese e alle persone e nelle attività professionali e tecniche; diminuzioni, invece, nel commercio, nell’alloggio e ristorazione, nell’agricoltura e nel manifatturiero. Nota positiva, la crescita delle società di capitale.
Le imprese femminili: focus provinciale Forlì-Cesena
Al 30 giugno in provincia di Forlì-Cesena si contano 7.435 imprese femminili attive che costituiscono il 20,9% del totale delle imprese attive (21,4% in regione e 22,7% a livello nazionale). Nel confronto con il 30 giugno 2022 si riscontra un calo delle imprese femminili del 2,3%; variazioni negative che, pur inferiori, si rilevano anche in Emilia-Romagna (-1,2%) e in Italia (-0,9%).
I principali settori economici risultano il commercio (24,8% delle imprese femminili), l’agricoltura (16,2%), le altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone 13,9%), l’alloggio e ristorazione (11,0%), l’industria manifatturiera (8,3%), le attività immobiliari (6,2%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (3,9%) e noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (3,7%). Rispetto al 30 giugno 2022 si registra un calo in quattro di questi: -3,7% nel commercio, -4,5% nell’agricoltura, -5,9% nell’alloggio e ristorazione e -2,2% nel manifatturiero. In aumento, invece, le altre attività di servizi, dell’1,2%, l’immobiliare, del 3,8%, e il settore noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese, dell’1,8%; stabili le attività professionali, scientifiche e tecniche.
I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive sono, nell’ordine: altre attività di servizi (58,7%), alloggio e ristorazione (30,6%), noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (26,9%), commercio (24,6%), attività finanziarie e assicurative (21,2%) e attività professionali, scientifiche e tecniche (21,0%). Riguardo alla natura giuridica delle imprese femminili, prevalgono le imprese individuali (67,2% del totale), seguite dalle società di persone (16,2%) e società di capitale (14,8%); in termini di variazione annua crescono le società di capitale (+1,4%) mentre calano sia le imprese individuali (-3,1%) sia le società di persone (-2,1%).
In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come più della metà delle imprese femminili provinciali (il 52,0%) si trovano nei Comuni di Forlì (28,6%) e Cesena (23,4%), ossia nei “Grandi centri urbani”; buona anche la presenza nei Comuni di Cesenatico (9,2%), Forlimpopoli (3,2%) e Bertinoro (2,5%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 14,9%), e di Savignano sul Rubicone (4,8%), San Mauro Pascoli (2,6%), Gambettola (2,6%), Gatteo (2,5%) e Longiano (1,6%) (”area del Basso Rubicone”, totale 14,1%). Ad essi vanno aggiunti i Comuni di Meldola (2,4% Valle del Bidente), Bagno di Romagna (1,9%) e Mercato Saraceno (1,6% Valle del Savio) e Castrocaro Terme e Terra del Sole (1,7% Valle del Montone). In sintesi, il 54,6% delle imprese femminili attive si trova nel comprensorio di Cesena e il 45,4% in quello di Forlì.
In ultimo, i Comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive risultano essere Santa Sofia (29,1%), Rocca San Casciano (24,2%), Forlimpopoli (24,1%), Modigliana (23,4%), Bagno di Romagna (23,1%), Castrocaro Terme e Terra del Sole (22,9%), Borghi (22,4%), Montiano (22,4%), Portico e San Benedetto (22,4%), Cesenatico (22,1%), Savignano sul Rubicone (22,0%), Meldola (22,0%) e Premilcuore (22,0%).