«Come è noto, da oltre due mesi si trascina la vicenda delle donazioni per gli alluvionati. Alla fine di luglio il Comune aveva tentato unilateralmente di destinare agli istituti di credito la somma raccolta, salvo fare una precipitosa marcia indietro di fronte alle proteste; ai cittadini radunatisi a centinaia sotto il Comune lo scorso 3 agosto, il sindaco in persona aveva solennemente promesso di convocare in tempi celeri un tavolo con le parti sociali e i rappresentanti delle vittime dell’esondazione per determinare il migliore impiego delle risorse. Ma tale promessa è caduta nel vuoto e di tavoli e incontri non si è vista l’ombra fino a che, arrivati a metà settembre, la commissione consiliare di studio sull’alluvione, anche derogando i limiti del proprio mandato, si è attivata per surrogare l’Amministrazione, elaborando una bozza di modulo che definiva anche alcuni criteri per l’accesso ai fondi, messa poi a disposizione di Comune e parti sociali» è la critica di Federico Morgagni consigliere di Forlì & Co.
«Finalmente, a fine settembre, la giunta ha trovato il tempo di incontrare alluvionati e sindacati, per quello che avrebbe dovuto essere l’incontro definitivo dopo il quale licenziare materialmente la delibera e procedere allo stanziamento delle risorse. Trascorse tuttavia da quel giorno due ulteriori settimane senza sviluppi apprezzabili, siamo stati costretti a interrogare nuovamente il Comune per sapere le ragioni dell’ennesimo ritardo; purtroppo, ancora una volta, Zattini e la sua giunta si sono trincerati dietro una risposta confusa e burocratica, senza impegnarsi a fissare nessun termine per lo stanziamento dei fondi» insiste l’esponente della minoranza.
«Considerato che il Comune ha a disposizione la bozza della commissione e ha altresì avuto la sostanziale condivisione di alluvionati e parti sociali, è impossibile capire le ragioni di questo nuovo rinvio, come del resto le motivazioni dei due mesi già persi in precedenza senza aver concluso nulla. Le uniche cose certe sono la confusione e l’inerzia mostrate del Comune di Forlì dal giorno dell’esondazione in poi, che continuano a tutt’oggi a paralizzarne operato e capacità di azione, a discapito dei cittadini alluvionati» conclude Federico Morgagni.