Il quartiere Romiti torna a chiedere sicurezza e rassicurazioni sullo stato dei lavori nel suo territorio colpito dall’alluvione. Lo fa attraverso il coordinatore del Comitato di quartiere Romiti, Stefano Valmori. “La prossima settimana sono attese piogge e i cittadini non vedono sviluppi nelle opere lungo i fiumi, gli alvei, i ponti. Possibile che dalla nostra richiesta di risposte di qualche settimana fa nessuno abbia ritenuto necessario rispondere a persone che chiedono se possono sentirsi sicure delle proprie abitazioni, se possono iniziare i costosi lavori per sistemare le proprie abitazioni? Vogliamo risposte da Regione, Consorzio di bonifica, Canale emiliano romagnolo, Ferrovie dello Stato. Cosa è stato fatto? Cosa verrà fatto? Non verrà fatto niente? Almeno sapremo cosa ci aspetta. Io raccolgo la preoccupazione delle tantissime persone che hanno subito danni e chiedo, definitivamente, a chi di dovere certezze sugli interventi per la sicurezza del territorio del quartiere Romiti“.
“Dopo 5 mesi dal catastrofico evento, la gente vuole ricominciare a ricostruire le proprie abitazioni, le proprie attività, e vuole sapere dagli enti preposti come è la situazione. Dal ponte di Schiavoni si vede che una parte è pulita dall’altra no, sulla chiusa di Via Martiri delle Foibe, ci sono ancora le transenne dei lavori in corso ma non si vede nessuno all’opera, per le due idrovore per la sicurezza vogliamo sapere se sono una soluzione che possa funzionare. Cer, Ferrovie dello stato, Regione, Consorzio di bonifica devono darci delle risposte il prima possibile. La verifica delle fogne consortile è stata verificata come quelle del Comune? La pulizia dei fiumi a che punto è arrivata? Non vogliamo avere più paura e vogliamo ricostruire il nostro quartiere Romiti nella massima tranquillità e sicurezza che ci è assolutamente dovuta” conclude Valmori.