Una iniziativa nata dal cuore e un gesto di vicinanza e aiuto per la scuola Pio Squadrani del quartiere Romiti. Mario Maiolani, nato a Forlì il 4 settembre 1933, è arrivato evidentemente al novantesimo e, come lui sostiene, attende i minuti di recupero, eventualmente i tempi supplementari e non disdegnerebbe affrontare anche i calci di rigore. Consapevole comunque che sarà “una partita persa”.
Ha frequentato le scuole elementari nell’era fascista, la guerra in casa di un partigiano attivo in pianura, il primo dopoguerra come chierichetto nella chiesa di San Giorgio di Forlì (località in cui è nato) e quindi ha seguito nell’adolescenza il percorso di tutti i giovani di quell’epoca, libero da ogni genere di vincolo o condizionamento. La sua lingua madre è stata il dialetto forlivese, lingua utilizzata in famiglia abitualmente, nella quale convivevano i nonni analfabeti. L’italiano lo ha imparato alle elementari, che fu costretto ad interrompere col primo bombardamento su Forlì del 19 maggio 1944 e, per un mese andò perduto l’intero anno scolastico che venne ripetuto.
Superato l’esame per accedere alle scuole medie (chi non lo superava andava alle scuole professionali), non trovò una scuola che lo accogliesse per mancanza di posti, Dopo vari tentativi venne accolto alle scuole commerciali, della durata di cinque anni, in una classe priva di banchi, distrutti o bruciati durante la guerra, dove si passarono varie settimane accovacciati a terra contro il muro e la borsa sulle ginocchia usata come scrittoio. Passati i cinque anni chi se la sentiva studiava una anno privato per accedere alla terza ragioneria, cosa alla quale si adeguò anche il Maiolani, ma per geometri, con diploma conseguito nel 1954. A memoria non risulta alcun caso analogo.
Ha poi operato come piccolo imprenditore, tecnico professionista ed infine impiegato tecnico in una grossa impresa di costruzioni. Sposato nel 1959, due figli, Marina e Mauro, una vita normale. Nell’ottobre 1993 andò in pensione di vecchiaia e da qui in avanti mise a frutto la sua conoscenza del dialetto, iniziando a scrivere vari testi sulla sua vita, sulle tradizioni locali, usi, costumi e modi di dire, l’ultimo dei quali (La Romagna e la sua lingua campagnola) pubblicato in aprile 2023. Tutti usciti per i tipi dell’Editrice Il Ponte Vecchio di Cesena. Affianca poi a quest’attività una pregevole collezione di modellini di macchine da cantiere, sia edile che di movimento terra, iniziata in forma didattica nell’attività lavorativa e continuata poi come hobby.
L’occasione del novantesimo compleanno è stata colta comunque con la positività con la quale ha affrontato tutta la sua vita. I figli gli hanno organizzato una festa a sorpresa invitando a pranzo una quarantina di parenti e amici, precisando nell’invito di non volere regali ma di aver organizzato una raccolta fondi destinata ad una scuola primaria delle nostre zone alluvionate. Da parte di tutti l’idea è stata accolta con entusiasmo anche per l’apprezzabile cifra raccolta, che la famiglia Maiolani ha voluto devolvere all’implementazione della biblioteca scolastica.
La scuola è stata individuata col consiglio di Stefano Valmori responsabile del Comitato di Quartiere Romiti, contattato dai figli di Maiolani, nella primaria Pio Squadrani, nella quale mercoledì 11 ottobre alle 16,30 si è ufficializzato l’evento e dove l’apprezzamento e l’entusiasmo dei docenti e di tutto il personale scolastico ha ampiamente gratificato i donatori. Da parte di tutta la famiglia Maiolani l’augurio di poter uscire tutti al più presto da questa situazione difficile, consapevoli che dalle esperienze più dure si esce più forti di prima.