“Per comunicare con i giovani non serve la schwa: un’istituzione avvicina i ragazzi con progetti e servizi, senza bisogno di falsare la lingua della nostra Nazione con il rischio di creare solo confusione nelle nuove generazioni”. Così Fratelli d’Italia, Gioventù Nazionale e Azione Studentesca commentano la decisione della Camera di Commercio di Forlì-Cesena e Rimini di utilizzare il segno grafico sessualmente neutro per presentare le borse di studio per i corsi di istruzione tecnica superiore.
“Il sostegno agli studenti fornito dalla Camera di Commercio della Romagna è sicuramente lodevole, ma non capiamo proprio perché lo si debba farcire con una misura ideologica, inserendo la vocale neutra che non è contemplata dalla nostra lingua – commentano Vincenzo Bongiorno, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia a Forlì e Nicholas Pellegrini, coordinatore provinciale di Gioventù Nazionale –. L’inclusività non è questa: le istituzioni incrementino sempre più gli sforzi per assicurare agli studenti sostegno, spazi e occasioni di crescita; un ambiente adeguato dove formarsi e acquisire le competenze per entrare nel mondo del lavoro. Rispetto allo schema nella comunicazione facciamo appello al buon senso: in natura un individuo nasce donna o uomo, speriamo che questo possa ancora essere patrimonio condiviso da tutti senza suscitare scandalo. Crediamo che anche la lingua giustamente ne prenda atto: la traduzione linguistica di uno stato di natura non può celare discriminazioni e il rischio è che, andando avanti di questo passo, si crei solo confusione artificiale nelle nuove generazioni, sotto l’egida di quel politicamente corretto che ora ha pure la pretesa di uniformare la lingua”.
“Non si tratta solo di sillabe o asterischi, ci troviamo davanti alla pretesa ideologica di ingegnerizzare la realtà e la società, ci troviamo davanti a un tentativo culturale ben studiato, rispetto al quale dissentiamo, apertamente e democraticamente esercitando la nostra legittima libertà di pensiero. Siamo convinti che i giovani non si avvicinano con la schwa: questo è un tema assolutamente marginale, che non ha nessun interesse nelle giovani generazioni se non in una piccola rumorosa minoranza assuefatta al politicamente corretto e che è amplificata ad arte. Agli studenti interessa avere strumenti all’altezza per affrontare al meglio il proprio percorso formativo, strutture, corsi extra scolastici, non certo comunicati che mettono confusione, con metodi che non servono a includere ma a livellare. Noi continueremo a batterci per contrastare questa visione fluida dell’uomo e della donna, che non ci appartiene e che vuole essere imposta da una piccola minoranza – concludono Bongiorno e Pellegrini –. E invitiamo tutti a riflettere su una citazione di George Orwell dal suo romanzo 1984: ‘Fine specifico della neolingua non era solo quello di fornire, a beneficio degli adepti del Socing, un mezzo espressivo che sostituisse la vecchia visione del mondo e le vecchie abitudini mentali, ma di rendere impossibile ogni altra forma di pensiero‘”.