Non è servito a smuovere le coscienze della Regione Emilia Romagna l’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale di Forlì, nella seduta dell’11 luglio 2022, con il quale si impegnava il sindaco e la giunta: “a farsi portavoce, presso gli organi istituzionali preposti, della necessità di avviare un confronto con Società Autostrade per l’Italia e qualunque altro soggetto competente al fine di organizzare la pianificazione di una cartellonistica riportante la dicitura “Benvenuti in Romagna” da installare nel tratto A14 ricadente in territorio Romagnolo”.
L’argomento è tornato alla ribalta nel corso del consiglio comunale di ieri pomeriggio, con un’interrogazione del consigliere di opposizione, Giorgio Calderoni, alla quale ha risposto l’assessore Giuseppe Petetta. L’esponente di Forlì&Co ha chiesto delucidazioni “sugli esiti dell’eventuale confronto intrapreso con gli organi istituzionali preposti”. La replica del Comune non si è fatta attendere. “Noi ci abbiamo provato – ha spiegato l’assessore Giuseppe Petetta – ma ci siamo dovuti arrendere quasi subito a causa della netta presa di posizione della Regione, che il 26 luglio 2022, rispondendo a un’interrogazione della Lega, ha dichiarato di non condividere la proposta di installazione sull’A14 del cartello «Benvenuti in Romagna». È chiaro che, a quel punto, vista la natura propedeutica del parere regionale, era inutile proseguire nelle trattative con Anas”.
“Ringrazio per l’impegno l’assessore Giuseppe Petetta e tutti gli uffici – ha commentato rammaricato il capogruppo della Lega Massimiliano Pompignoli -. Purtroppo non si può che prendere atto dell’ennesimo rifiuto da parte della Regione Emilia Romagna a una proposta assolutamente legittima e bipartisan, che in assemblea legislativa è stata condivisa anche dal consigliere del PD Massimo Bulbi. Il Comune di Forlì ha fatto tutto il possibile – prosegue Pompignoli – ma è evidente che nel momento in cui la Regione, parte dirimente in questa trattativa, si dice contraria all’installazione del cartello Benvenuti in Romagna, le iniziative intraprese dall’amministrazione comunale perdono di incisività e valore”.