Il collezionista forlivese Paolo Agliocchi esporrà cimeli del Secondo conflitto mondiale in occasione dell’incontro in programma lunedì 6 novembre, alle ore 20,45, nella Sala Assemblee della Casa del Lavoratore di Bussecchio in via Cerchia 98 a Forlì, durante il quale Mario Proli e Gabriele Zelli ricorderanno di quando nel 1943 e 1944 l’esercito tedesco occupava la città Forlì.
Nell’occasione sarà possibile osservare una macchina Enigma, che di certo ha operato in Romagna in quanto requisita alle truppe tedesche in ritirata. Saranno esposti anche diversi ricevitori radio: UKw.E.e, 1155 Inglese, Torn Eb, detto Berta, e AR 18, utilizzati rispettivamente: a bordo dei carri armati tedeschi che hanno agito in zona; a bordo degli aerei inglesi che sono decollati dall’aeroporto di Forlì dopo la liberazione; dalle truppe tedesche sul campo in quanto spalleggiabile; su aerei italiani, in particolar modo su velivolo Siai Marchetti S79 Sparviero.
Paolo Agliocchi porterà anche i modelli in legno di un velivolo S79, che ha operato sul nostro aeroporto, e di un B24, che effettuò i bombardamenti sulla città.
Non mancano nella collezione ricetrasmettitori come il BC1306 americano, montato sui veicoli dei soldati alleati, il Control Box, utilizzato sui velivoli da bombardamento americani (in particolare quello che verrà esposto é stato recuperato da un aereo costretto a un atterraggio di fortuna), il Fug 10 Ek, utilizzato su velivoli da bombardamento tedeschi come lo Ju 88, che ha operato nell’aeroporto di Forlì.
Fra gli altri cimeli da segnalare: una carta o tessera annonaria per le spettanze di cibo razionato, documenti per i lavoratori Italiani in Germania, poi denazificati e utilizzati come carta di identità, un libretto di volo di un aero silurista italiano dell’equipaggio di un S79 Sparviero, un binocolo tedesco 7×50 utilizzato dalle truppe tedesche che hanno combattuto in Italia. Non mancheranno copie del periodico “Tempo” pubblicate durante il periodo bellico.
La storia del secolo scorso appassiona un numero crescente di persone, tanto che esistono collezioni private molto interessanti di articoli militari, che nulla hanno da invidiare ai musei di storia contemporanea, anzi, molto spesso ne sono pure fornitori di pezzi importanti. In genere sono medaglie, fotografie, elmetti, divise, diari, libri dal Risorgimento fino alla Seconda guerra mondiale e altro, che raccontano la storia dei militari che li hanno posseduti. Tutto materiale che può essere considerato non solo come oggetti da collezione, ma soprattutto cimeli antichi per non dimenticare mai la nostra storia.