“Il piano di difesa idraulica per la regione Emilia-Romagna è stato integrato con nuovi interventi per la messa in sicurezza del territorio e può contare, grazie all’ultima ordinanza del commissario Figliuolo, su altri 33,5 milioni di euro che portano le risorse allocate per questo scopo a oltre 267 milioni. Una somma importante che dimostra il concreto impegno del governo e della struttura commissariale che, davanti alle più recenti segnalazioni della Regione, ha aggiornato il piano: ora, visto che le risorse sono a disposizione, occorre rendere pubblico al più presto da parte della Regione il cronoprogramma degli interventi. I cittadini e le imprese hanno diritto di sapere quando questi interventi saranno realizzati e su questo ci aspettiamo la massima collaborazione della Regione Emilia-Romagna”. Così Alice Buonguerrieri, deputato di Fratelli d’Italia.
“Un’altra buona notizia per il nostro territorio, visto che sono diversi gli interventi previsti in Provincia di Forlì-Cesena – prosegue il parlamentare di FdI –. Per Sogliano sono stati stanziati 2 milioni di euro in modo da mitigare il rischio idrogeologico nell’abitato del capoluogo e in altre aree limitrofe; a Cesena con 670.000 euro si andrà a ripristinare la funzionalità idraulica del torrente Pisciatello e si procederà alla messa in sicurezza dell’abitato di Case Castagnoli; nei Comuni di Bagno di Romagna, Sarsina e Verghereto ci saranno interventi di ripristino del sistema difensivo del fiume Savio (650.000 euro); mentre un intervento analogo da 800.000 euro per il torrente Marzeno coinvolgerà il corso d’acqua nei Comuni di Tredozio, Modigliana, Brisighella e Faenza. A Tredozio sono poi previsti interventi di consolidamento del terrapieno abitato nel tratto collinare del Marzeno, per 200.000 euro; a Meldola con 650.000 euro si andrà a mitigare il rischio idrogeologico nell’abitato di Teodorano. La risposta di Governo Meloni e struttura commissariale è stata ancora una volta concreta e puntuale – conclude Alice Buonguerrieri – aspettiamo al varco la Regione: il cronoprogramma è essenziale: cittadini e imprese devono sapere quando il rischio di incorrere in una nuova alluvione sarà ridimensionato e reso accettabile dagli interventi eseguiti”.