I seminari online sono quasi sempre noiosi, ma stasera, grazie alla brillante iniziativa della professoressa Giovanna Capitelli, ho avuto il privilegio di ascoltare le lucidissime riflessioni del professore Bruno Toscano, un gigante del patrimonio culturale, della stessa generazione dell’indimenticabile Andrea Emiliani.
Per questi maestri il patrimonio stava nel territorio, in mezzo alle comunità, fra le fibre del paesaggio, nella periferia sorprendente del Bel Paese. Ci fu un tempo in cui si studiavano i confini slabbrati di beni in bilico fra oblio e memoria, zaino in spalla e macchina fotografica a tracolla. Fu il ’68 di un gruppo di giovani storici dell’arte, durante la golden age del regionalismo. Che nostalgia!
Roberto Balzani