“Una riforma promessa, attesa, che riconsegna diritti agli italiani e tempi congrui alla magistratura per accertare la commissione dei reati. Al centro della giustizia, con la riforma voluta dal governo, tornano i cittadini, che potranno riporre la loro fiducia in un sistema equilibrato, dove si coniugano garanzie e diritti da un lato e necessità di pervenire ad una verità giudiziaria dall’altro”. Alice Buonguerrieri, deputato e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, ha introdotto il convegno sulla giustizia che si è svolto ieri sera a Forlì, dove ospite in Sala Randi è stato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Dopo i saluti del sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, con il coordinamento dell’avvocato Silvia Zoli, responsabile provinciale del Dipartimento Giustizia, si è poi sviluppato un confronto con alcuni professionisti qualificati, che ha coinvolto il numeroso pubblico presente.
“Continua il lavoro per modernizzare il Paese, continua il percorso che ci sta portando a realizzare il nostro programma elettorale, mantenendo fede agli impegni presi con gli italiani – aggiunge il parlamentare di FdI -. Incontri come questo sono importanti per spiegare il lavoro che stiamo facendo e restare sempre a contatto con la gente. Ringraziamo il sottosegretario Delmastro per la disponibilità al confronto e la sua partecipazione al convegno”.
Prima del Convegno, Delmastro ha visitato l’Istituto Penitenziario di Forlì, dove ha incontrato i dirigenti del carcere e gli agenti penitenziari. E proprio per il carcere di Forlì ieri è arrivata una bella notizia. “Sono infatti stati trovati gli oltre 27 milioni di euro necessari alla realizzazione del nuovo carcere. Fondi sbloccati dopo anni grazie al governo ed in particolare al viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami. Il nuovo passo sull’edilizia penitenziaria – conclude Buonguerrieri – è garanzia di maggiore sicurezza per uomini e donne della Polizia Penitenziaria, maggiore sicurezza per i cittadini e migliori condizioni per i detenuti, fermo restando la certezza della pena”.