Con i cambiamenti climatici in atto, assicurare le produzioni agricole è una necessità ineluttabile. Ma dopo un quinquennio di progressivi incrementi dei premi e un 2023 caratterizzato da emergenze meteoclimatiche su vari fronti – dall’alluvione alla siccità, passando per grandinate e danni da vento – il settore primario ha bisogno di nuove risposte, anche dal settore assicurativo. “Ma soprattutto l’agricoltura romagnola non può sobbarcarsi nuovi costi” afferma Andrea Ferrini presidente di Condifesa Romagna, associazione senza scopo di lucro con quasi 50 anni di storia che opera su tutto il territorio nazionale e associa oltre mille imprese agricole, affiancandole nella prevenzione e nella gestione dei rischi.
“Gli eventi estremi sono in evidente aumento ed è importante sensibilizzare gli agricoltori a dotarsi di una copertura assicurativa – sottolinea il presidente di Condifesa Romagna –. Gli stessi istituti di credito, in ottemperanza a quanto stabilito in sede comunitaria, nel momento in cui un’impresa agricola accede a un finanziamento chiedono che le sue produzioni siano assicurate. Ma assicurarsi costa, purtroppo costa sempre di più: tra il 2015 e il 2022 abbiamo riscontrato incrementi medi tra il 30 e il 40% a seconda delle polizze. E dopo tutto quello che è successo quest’anno, tra ortofrutta bruciata dal gelo tardivo in primavera, produzioni danneggiate dalla grandine e campi sommersi da acqua e fango con l’alluvione di maggio, sicuramente avremo una ridefinizione delle polizze catastrofali, quelle che tutelano le imprese agricole proprio verso alluvioni, gelo-brina e siccità”.
“Noi come Condifesa stipuliamo in nome e per conto degli agricoltori soci polizze per il rischio atmosferico e facendo massa critica il nostro compito è quello di ottenere le migliori condizioni possibili per gli imprenditori agricoli, che invitiamo sempre ad assicurarsi contro le avversità. A maggior ragione nell’attuale contesto. Il 2023, come detto, è stato un anno in cui i danni in agricoltura sono stati ingenti e in questa fase stiamo verificando polizza per polizza che gli indennizzi corrispondano a quanto previsto nei contratti sottoscritti con le assicurazioni – conclude Andrea Ferrini – un’altra preziosa attività che il Condifesa svolge nei confronti degli associati affinché ottengano quanto gli spetta” conclude Ferrini.