A Forlì il corteo contro la violenza di genere

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Forlì – «Facciamo rumore ad ogni passo, scuotiamo i mazzi di chiavi che troppo spesso stringiamo in mano per arrivare alla porta di casa. Con le nostre voci gridiamo, per tutte le nostre sorelle discriminate, violate e uccise, contro il patriarcato, radice della violenza di genere che si abbatte sui corpi e sulle vite di ognuna di noi. Ogni 72 ore viene commesso un femminicidio e, grazie alle parole di Elena Cecchettin pronunciate dopo la morte della sorella Giulia, si è finalmente aperto uno spiraglio di coscienza nel dibattito pubblico, ma non possiamo lasciare che questo si spenga nella scia del tempo e delle strumentalizzazioni politiche» spiegano gli organizzatori.

«Abbiamo quindi colto l’appello alla mobilitazione lanciato a livello nazionale in occasione del 25 novembre e faremo un corteo a Forlì che attraverserà il centro storico della città partendo dal Centro Donna comunale, passando dal consultorio Donna fino all’arrivo in Piazza Ordelaffi. Un punto di partenza per prendere coscienza dell’indispensabile operato dei centri antiviolenza, sovraccarichi di richieste e troppo spesso depotenziati nelle risorse. Un passaggio doveroso, quello al consultorio pubblico – collocato in un servizio sanitario pubblico e universalistico oggetto da anni di tagli al bilancio – per ricordare la sua storia nella nostra città e l’imprescindibile valore sociale che svolge per la prevenzione e la cura di tutte. Gli spazi sicuri li fanno le persone che li attraversano, unisciti al corteo sabato 16 dicembre alle ore 16,00 con ritrovo in Piazzetta Primo Levi (di fronte al Conad Ravaldino) a Forlì. No bandiere e simboli».

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