«Ho appreso questa mattina la triste notizia della scomparsa dell’amico Agostino Bravaccini, ex presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili (A.N.M.I.C.) e persona conosciuta da tutti a Meldola per il suo impegno nel mondo politico e sociale, in particolare nella fondazione e direzione della Cooperativa Sociale Integrata e di Promozione Meldolese (C.S.I.P.M)» è il commento del sindaco di Meldola Roberto Cavallucci.
Nato a Cesena il 3 giugno 1931 in una famiglia di mezzadri, si traferì fin da giovane a Teodorano, dove nel 1952 sposò Elvira Balzani e nacquero i due figli Valdimiro, nel 1953 e Mirco, nel 1959. In seguito divenne presidente della Cooperativa Ricreativa di Teodorano, impegnandosi nella Federazione Giovanile Comunista Italiana e nella CGIL come Sindacalista per la tutela dei contadini e mezzadri. Nel 1956, a 25 anni, fu eletto nel Consiglio Comunale di Meldola ricoprendo per 7 anni tale carica. Fin dal 1958 si avvicinò alla Libera Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili (L.A.N.M.I.C.) che si interessava dei problemi dei mutilati ed Invalidi Civili, e sviluppò, in quanto colpito fin da giovane da poliomielite al braccio destro, un forte interesse per sostenere la categoria.
Nel 1962 fu eletto come presidente dell’Associazione A.N.M.I.C. della Provincia Forlì-Cesena, riuscendo ad aprire la sede territoriale, e portando avanti importanti lotte per ottenere conquiste e maggiori diritti per gli invalidi e i mutilati civili, in un periodo in cui la società aveva scarsa considerazione degli invalidi che erano spesso emarginati dal contesto sociale. «Grazie alle battaglie di Agostino e dell’Associazione si è riusciti a conquistare importanti Leggi dello Stato per l’inserimento scolastico ed il superamento della scuola differenziata, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’assistenza morale, la promozione sociale e culturale, l’inserimento dei disabili nella vita produttiva nazionale, in stretta collaborazione con le istituzioni pubbliche e private» continua il sindaco.
Dal 1965 al 1990 fu dipendente dell’Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena. Agostino Bravaccini fu anche vicepresidente Nazionale A.N.M.I.C., lavorando alla promozione di Cooperative Sociali in tutto il territorio Italiano, per dare lavoro alle persone invalide, e in questo periodo riuscì a fondare a Meldola la C.S.I.P.M (Cooperativa Sociale Integrata e di Promozione Meldolese) con il supporto dell’allora sindaco Davide Drudi. Fu presidente della C.S.I.P.M. per 20 anni fino al 2011, riuscendo a inserire nel mondo del lavoro decine di persone disabili grazie alla gestione di diversi servizi nel Comune di Meldola e in quelli limitrofi (servizi cimiteriali, verde pubblico e privato, pulizia e manutenzione case di riposo e scuole). Fu nominato Cavaliere della Repubblica Italiana dall’allora Presidente Sandro Pertini il 2 giugno 1980.
Agostino Bravaccini e la sua famiglia furono colpiti da due lutti: nel 1988 la perdita del figlio Mirco, Consigliere comunale e assessore all’Ambiente, Agricoltura e Assetto del Territorio del Comune di Meldola e del nipote Claudio, nel 1994, entrambi in tragici incidenti stradali. «Voglio ricordarlo con una frase dal suo libro del 2006 “Vita di un contadino disabile… e oltre”: “Più che l’invalidità fisica, mi pesava l’altra invalidità, quella che deriva dall’essere all’oscuro di quanto avveniva nel mondo…” – ricorda Cavallucci -. Esprimo a nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la città le più sincere condoglianze alla moglie Elvira, al figlio Valdimiro, alle nipoti Sara e Giulia, e a tutti coloro che gli hanno voluto bene». Sarà possibile fare un ultimo saluto alla camera mortuaria dell’Istituzione Davide Drudi dalle ore 9.00 di domani. I funerali si terranno giovedì 14 dicembre alle ore 10, con partenza dall’Istituzione Davide Drudi verso la tomba di famiglia al Cimitero di Meldola.
«I cooperatori romagnoli piangono la scomparsa di Agostino Bravaccini, Presidente della storica cooperativa sociale CSIPM di Meldola e fondatore di diverse altre importanti cooperative, ricordandolo con affetto e gratitudine. Agostino ha rappresentato per tantissimi anni un punto di riferimento locale e nazionale per la tutela delle persone con disabilità, battendosi senza sosta per l’inclusione e il loro inserimento al lavoro. Resta a futura memoria l’esempio del suo impegno per il riconoscimento del diritto universale ad una vita piena e dignitosa per ogni persona. Un monito che non dimenticheremo. Legacoop Romagna si stringe ai familiari e ai tantissimi che lo hanno conosciuto ed apprezzato» si legge in una nota di Legacoop Romagna.