«Con grande enfasi la coppia Pompignoli–Melandri, come se non se ne fosse ancora accorto nessuno, la spara ancora una volta grossa e rivela di avere ricevuto un finanziamento di 40 mila euro dalla Regione all’interno del Piano Biblioteche 2023 approvato pochi giorni fa. I due poi aggiungono che tale straordinario risultato confermerebbe sia il valore del progetto di smantellamento della pinacoteca di Palazzo Romagnoli e del trasferimento temporaneo di una parte della biblioteca moderna nei locali liberati dalla collezione Verzocchi. Siamo indecisi: si tratta di smania da propaganda elettorale oppure non hanno capito la delibera?» di domandano Maria Grazia Creta e Alessandro Ronchi di Europa Verde Forlì.
«Nel Piano Biblioteche 2023 approvato con deliberazione 1869/2023 non c’è nessun finanziamento per le biblioteche del Comune di Forlì. Forse non ricordano che il Comune aveva presentato domanda per il Piano biblioteche 2022, che la domanda era stata accolta, anche se era risultata ultima in graduatoria, a pari merito con Meldola, e che nel 2022 era stato concesso il finanziamento di 40.000 euro vantati oggi. Infatti la delibera di approvazione del Piano 2022 porta la data di mercoledì 2 novembre 2022 che suddivide i finanziamenti approvati in due trance, la prima indica i soldi concessi per il 2022 e la seconda quelli utilizzabili fino a dicembre 2023. Perché allora il Consigliere regionale della Lega e l’assessore comunale rivendono oggi una notizia di 13 mesi fa? Il fatto è che il progetto di Palazzo Romagnoli non solo non è concluso entro il 31 dicembre ma non è neppure iniziato. Ancora oggi il Museo – Pinacoteca di Palazzo Romagnoli è aperto al pubblico e per entrare si paga anche il biglietto» argomentano gli esponenti di minoranza.
«Si fa fatica a interpretare il perché delle entusiastiche dichiarazioni di ieri se non pensando che a tre giorni dalla scadenza abbiano pensato di rendere pubblica una notizia dell’anno scorso per scopi elettorali, oppure per cercare di prefigurare i motivi per una tardiva richiesta di proroga. Vogliamo ricordare ai leghisti che le condizioni rispetto al 2022 sono radicalmente cambiate a causa dell’alluvione e ribadire con forza la richiesta delle associazioni di non collocare parte della biblioteca nei sotterranei di Palazzo Romagnoli: ripetere l’errore di depositare materiale prezioso in posizioni a rischio di allagamento dopo quanto avvenuto con gli archivi sarebbe veramente folle.
Penosa poi è la polemica nei confronti del Comune di Cesena di cui a Forlì non possiamo che invidiare la biblioteca perfettamente funzionante e, cosa di pochi giorni fa, un nuovo museo archeologico a fronte del nostro chiuso nelle casse da decenni» concludono Creta e Ronchi.