“Se c’è una cosa che i consiglieri Calderoni e Morgagni sanno fare bene e con spirito di sacrificio, oltre a caricare i dipendenti comunali di accessi atti, è ‘minacciare’ il ricorso ai più svariati organi di controllo operanti in materia di pubbliche amministrazioni. Questo è il loro unico contenuto, dietro al quale si trincerano per mancanza di proposte e iniziative a beneficio dell’intera comunità. Di recente, tuttavia, è emersa anche la loro scarsa propensione per i numeri. Qualche tempo fa, per accaparrarsi qualche like e foto sui giornali, il consigliere Federico Morgagni si era inventato di sana pianta la cifra di 740.000 euro quale investimento complessivo dell’amministrazione comunale per la terza edizione di Forlì che Brilla. Nulla di più falso” è il commento del gruppo consiliare della Lega.
“Le delibere del 15 novembre scorso riportano rispettivamente gli importi netti per servizi e forniture di luminarie e video mapping: 127.792,45 € nel primo caso e 137.135,00 € nel secondo. Per le stesse voci, nel 2022 si è speso 139.388,17 € e 161.100,00 €. Dunque, facendo un semplice calcolo, oltre ad aver già stralciato i tre allestimenti dei giardini pubblici, del corpus domini e dell’albero parlante, per un totale di 55.800 €, per le luminarie il Comune di Forlì quest’anno ha risparmiato altri 11.595,72 € e per il video mapping ulteriori 23.965,00 €. Facendo una mano di conti, per queste due voci rispetto al 2022 si è risparmiato 91.360,72 €. Non solo, come ha detto l’assessore Cintorino, grazie al contributo di numerosi enti e imprese del territorio (per un totale di 156 mila €), le spese nette a carico del Comune si sono ridotte a 376.300,45 €, abbattendo considerevolmente il costo degli eventi” insistono gli esponenti del Carroccio.
“Ma anche sulle sponsorizzazioni Forlì & Co ha trovato da ridire, interrogandosi addirittura sul perché la Regione Emilia-Romagna abbia deciso di concedere un contributo a Forlì e non agli altri comuni capoluogo. Che lo chiedano a Bonaccini, punto di rifermento della sinistra e governatore di questa Regione. Evidentemente il PD di Bologna ha valutato positivamente la proposta della giunta forlivese, condividendone i contenuti e gli obiettivi. Più in generale, cosa avrebbe dovuto fare il Comune di Forlì, rifiutare un aiuto da chi ha manifestato la propria disponibilità a contribuire alla realizzazione degli allestimenti natalizi? Perché in quel caso anche il Comune di Cesena avrebbe dovuto declinare il contributo di 30.000 € più Iva di Hera per il video mapping. Restiamo veramente basiti di fronte ai ragionamenti di Calderoni e Morgagni, per i quali è sempre e tutto “no”. Non c’è nessun Comune della Romagna che abbia stanziato 380.000 € di fondi propri per aiutare le famiglie alluvionate. Non c’è nessun altro Comune della Romagna che abbia rinunciato a un introito di 70.000 € più Iva per andare incontro alle richieste delle associazioni di categoria, incentivare i consumi e lo shopping in centro storico istituendo la sosta gratuita dal 1°dicembre al 6 gennaio. Non c’è nessun Comune alluvionato della Romagna che abbia promosso, nell’ambito del proprio palinsesto natalizio, una serie di iniziative, strumenti e luoghi della memoria per ricordare gli eventi di maggio e incentivare la raccolta fondi” continuano i leghisti.
“Anche la decisione del gestore della pista di pattinaggio di donare 300 biglietti gratis alle famiglie alluvionate va rispettata per il valore simbolico che rappresenta. Niente è dovuto, e ognuno fa quello che può. Ci stupiamo che qualcuno abbia avuto il coraggio di contestare anche questo semplice gesto. Un’altra spesa di cui si è fatto carico il Comune per alleviare i quartieri alluvionati è quella di 3.696,60 € per il supporto tecnico e montaggio di luminarie ai Romiti e a San Benedetto. Insomma, sulla capacità dei consiglieri di Forlì & Co di fare i conti c’è davvero tanto da dire. Ci limiteremo a fare qualcosa di concreto per la loro poca voglia di studiare: gli regaleremo una calcolatrice” conclude il gruppo consiliare della Lega.