Anche per il 2023, prosegue la collaborazione tra Fondazione Symbola, Coldiretti e Confartigianato per dar vita all’iniziativa Presepi, giunta alla quarta edizione. Il progetto prevede la realizzazione e la consegna di una statuina, che raffigura temi collegati al mondo del lavoro che le due associazioni rappresentano, ai Vescovi delle Diocesi italiane, con l’obiettivo di mettere in evidenza i valori dell’impresa di territorio e dell’artigianato, collegati a quelli della tradizione del Presepe.
Per questa edizione, d’intesa con i partner, si è scelto di rappresentare il tema della formazione, delle competenze, dell’apprendere, del passaggio generazionale e dell’attrattività del “saper fare”. A 800 anni dal primo Presepe voluto da San Francesco a Greccio, la statuina evoca la trasmissione del saper fare attraverso le generazioni. Obiettivo dell’iniziativa è quello di inserire nel presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro.
Per questo la statuina rappresenta, attraverso un maestro imprenditore e il suo apprendista, il passaggio di competenze tra le generazioni, la capacità dell’imprenditore di sopravvivere ai propri limiti fisici trasferendo competenze. Anche quest’anno la realizzazione del manufatto è stata affidata al Maestro artigiano leccese Claudio Riso, eccellenza italiana nella produzione artistica in cartapesta.
L’opera raffigura un giovane apprendista guidato e istruito dal suo Maestro. È un’immagine che, lungi da evocare solo saperi e mestieri antichi, rappresenta il cuore della cultura artigiana e il lavoro in generale. La figura del giovane con la sua concentrazione vuol simboleggiare le opportunità di realizzazione personale che il “saper fare” può garantire per il futuro. Il 18 dicembre una delegazione di Confartigianato di Forlì, guidata dal presidente Luca Morigi e dal segretario Mauro Collina, assieme ai rappresentanti di Coldiretti Forlì-Cesena Massimiliano Bernabini presidente e Alessandro Corsini direttore, ha consegnato al vescovo della Diocesi di Forlì-Bertinoro Livio Corazza il manufatto, che ha trovato, assieme alle precedenti opere, posto nel presepe allestito al palazzo vescovile in piazza Dante Alighieri.