Sabato 30 dicembre alle ore 11,00 si apriranno in via ufficiale le iniziative dedicate al centenario dell’aggregazione dei Comuni di Santa Sofia e Mortano, avvenuta appunto il 30 dicembre 1923.
“Per l’occasione – commenta il sindaco Daniele Valbonesi – apporremo una targa commemorativa nel luogo in cui si trovava l’antico Palazzo Fontana, oggi non più esistente e un tempo collocato proprio al confine tra i Comuni di Santa Sofia e Mortano. Nel corso del 2024, poi, avremo una serie di eventi dedicati proprio agli avvenimenti che, negli anni ’20 del Novecento, rimodellarono l’aspetto geo-politico del nostro territorio: penso al passaggio dei Comuni dalla provincia di Firenze a quella di Forlì e alle successive modifiche, come appunto l’aggregazione di Mortano e Santa Sofia”.
Il Comune di Mortano nacque nel 1828 dalle ceneri dell’antico Stato di Pondo. In seguito al sisma del 1768 gli amministratori si spostarono da Pondo a Mortano e in quest’occasione lo stemma di Pondo fu bipartito per includere quello della nobile famiglia locale dei Mortani, i quali potevano annoverare tra i loro avi i figli di Uguccione Della Faggiola.
Nel 1923 Benito Mussolini, da poco presidente del Consiglio dei Ministri, abolì molti piccoli Comuni romagnoli tramite il Regio Decreto n°3033 del 30 dicembre 1923 (pubblicato il 25 gennaio 1924). Fu così che il Comune di Mortano fu suddiviso tra Galeata, Civitella e Santa Sofia e, contestualmente, Santa Sofia e la componente più urbana di Mortano si aggregarono definitivamente.