In attuazione a quanto previsto dal Piano Nazionale Ripresa Resilienza (PNRR) e da successive indicazioni ministeriali e regionali, dal 15 gennaio prendono avvio le prime COT, Centrali Operative Territoriali nell’Ausl Romagna. La COT è un modello organizzativo (non è un servizio aperto al pubblico ma contattabile dai cittadini), di cui un Distretto Socio-Sanitario si avvale per garantire il coordinamento organizzativo della presa in carico della persona e della sua famiglia e di raccordo/connessione tra servizi e professionisti coinvolti nel processo assistenziale presenti a livello territoriale, sia per le attività sanitarie che socio-sanitarie, ospedaliero e con la rete di emergenza-urgenza.
La finalità è quella di dare una risposta unitaria ai diversi bisogni che la persona presenta assicurando continuità, accessibilità e integrazione socio-sanitaria nel percorso di cura e assistenza del paziente. L’obiettivo è quello di migliorare e facilitare la gestione delle ammissioni/dimissioni nelle strutture ospedaliere e territoriali, nelle strutture residenziali e a domicilio, attivando le possibili risorse della rete assistenziale. Nella COT lavorano infermieri ed assistenti sociali delle Cure Primarie, all’interno delle Case della Comunità, che collaborano in équipe multiprofessionali, costituite da medici e altri professionisti, in accordo con i Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta ed Infermieri di Famiglia/Comunità, a seconda delle necessità delle persone prese in carico. Grande supporto, nella presa in carico delle persone che presentano situazioni di fragilità sanitaria e sociale e patologie croniche, sarà dato dall’utilizzo di strumenti di telemedicina, teleassistenza e teleconsulto per le attività gestite dai professionisti delle COT.
Nel progetto dell’Ausl Romagna sono previste complessivamente undici Centrali Operative Territoriali, di cui cinque nel territorio provinciale di Forlì-Cesena (una con funzione di coordinamento di alcune attività a livello provinciale collocata a Forlì, e quattro che troveranno sede a Cesena, Santa Sofia, Savignano sul Rubicone e Cesenatico entro il 2024). All’interno di questi servizi lavoreranno complessivamente diciannove professionisti. La COT di Forlì, la cui attività prende avvio dal 15 gennaio (dal lunedì al venerdì, per 12 ore al giorno e il sabato mattina) è collocata, temporaneamente, all’Ospedale Morgagni–Pierantoni, nel Padiglione Allende, ma sarà successivamente trasferita nella sede definitiva nella palazzina, all’ Ingresso dell’Ospedale (le cui opere di ristrutturazione e miglioramento sismico sono state finanziate da fondi collegati al PNRR e i cui lavori termineranno entro il mese di marzo).
L’avvio delle COT rappresenta un altro passo importante della riforma dei servizi territoriali, con l’introduzione di innovazioni organizzative più adeguate ai bisogni sempre più complessi che la popolazione, in particolare anziana e fragile, presenta e che necessariamente richiede modelli di assistenza e presa in carico integrata tra tutti i professionisti sanitari e sociali.