Domenica 14 gennaio, alle ore 16,00, nel Salone di Palazzo Morattini (e’ Palaz ‘d Panocia) in via Armelino 33 a Pievequinta di Forlì, si terrà un originale incontro per riscoprire le tradizioni popolari della Romagna contadina dal titolo “Da Sant’Antonio a San Valentino”, con foto proiezione commentata e lettura brani e poesie sul tema, ideato e presentato da Radames Garoia e Nivalda Raffoni. All’incontro, organizzato dall’Associazione Culturale e Ricreativa “Amici della Pieve ODV”, interverrà anche Gabriele Zelli che parlerà della festa della Madonna del Fuoco, patrona di Forlì. Intermezzi canori/musicali del Duo Tocosinti Folk (Ana al violino e Ando alla fisarmonica).
Al termine, un momento conviviale offerto dai volontari dell’Associazione “Amici della Pieve”. Ingresso ad offerta libera, il cui incasso sarà interamente devoluto in beneficenza. Nell’occasione Radames Garoia e Nivalda Raffoni festeggeranno il 1.000° incontro. “Mille incontri svolti in questa nostra attività amatoriale che ci porta in giro per la Romagna – spiegano gli interessati – a parlare di quelle tracce di Civiltà Contadina che ancora rimangono e a recitare in dialetto racconti e componimenti nostri e dei tanti poeti romagnoli scomparsi, che hanno lasciato un patrimonio inestimabile di poesie e dialetto. Mille incontri (serate, pomeriggi ed anche qualche mattinata), a partire dal 2010, che ci hanno visto entrare nelle sedi di Associazioni Culturali, Pro Loco, Circoli pubblici e privati, Sale Parrocchiali, Centri di ritrovo per anziani e Case di Riposo e, d’estate, in arene e parchi pubblici“.
“Portando con noi la passione e l’esperienza di teatro dialettale – continuano – fatta negli anni ’70 (recitato in due compagnie, dal 1974 al 1978), passione mai sopita, tutto è iniziato nel 2010, con la prima presentazione del libro “Una volta in campagna”, testimonianze ed immagini di lavori e vita contadina in campagna fino agli anni ’50, (2° edizione 2009, ampliata ed aggiornata, in quanto la 1° edizione del 1990 era esaurita), contenente diverse poesie di Ruffillo Budellacci, che abbiamo letto nell’occasione. Poi, con la insostituibile collaborazione di Gabriele Zelli, in quell’anno sono state diverse le presentazioni del libro ed altre serate, con argomenti diversi, a Forlì e dintorni. A questi 1.000 incontri ne vanno aggiunti tanti altri, fatti nelle scuole elementari per far conoscere il modo di vivere dei nostri avi ed a cercare di divulgare il nostro dialetto“.