“I rifiuti prodotti a Roma e smaltiti nell’impianto andato a fuoco di Malagrotta verranno in parte bruciati presso il termovalorizzatore di Forlì?” A domandarselo con un’interrogazione a carattere di urgenza è il consigliere regionale della Lega Massimiliano Pompignoli, dopo che un devastante incendio ha interessato il 24 dicembre scorso l’impianto di trattamento rifiuti di Malagrotta a Roma.
“Il maxi rogo di Malagrotta – spiega Pompignoli – ha ridotto drasticamente la capacità di smaltimento di rifiuti urbani indifferenziati nella Capitale, già in pesante sofferenza, rendendo necessario il conferimento nealtri impianti dei rifiuti prodotti a Roma. Con una nota diffusa nei giorni scorsi, il presidente Stefano Bonaccini ha dichiarato che, per un periodo di tre mesi, negli impianti emiliano-romagnoli verranno accolti e bruciati un quantitativo limitato di rifiuti in arrivo da Roma”.
Per Pompignoli “il termovalorizzatore di Forlì deve essere escluso da questa decisione. Sono anni che nell’impianto di via Grigioni vengono bruciati rifiuti indifferenziati provenienti per oltre il 90% da altri Comuni come quello di Ravenna, Modena e Bologna. Ci mancano solo quelli di Roma. Ritengo che in questo come in altri casi debba essere applicato il principio di prossimità territoriale, dando priorità a impianti più vicini alla capitale”.
Pompignoli infine ricorda la mozione, approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Forlì, in cui si chiede alla Regione “il progressivo spegnimento dell’inceneritore nel 2027 e il divieto di conferimento di rifiuti che provengono da sistemi diversi da quelli adottati dal Comune attraverso il sistema di raccolta di Alea”.