Anche il Comune di Forlì è entrato a far parte del progetto “Il Turismo delle Radici”, un percorso di accrescimento dell’attrattività turistica dei borghi e delle città d’Italia, con oltre 6 mila abitanti, che coniuga l’offerta di beni e servizi con la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine delle nuove generazioni di italiani all’estero.
“Tra i cittadini italiani residenti all’estero, o discendenti di italiani, ci sono anche tanti forlivesi” dichiara l’assessora Andrea Cintorino che martedì pomeriggio a Roma ha partecipato all’incontro convocato dal ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, per sviluppare strategie condivise e approfondire la possibilità di organizzare eventi e iniziative in occasione del 2024, anno delle radici italiane nel mondo.
Secondo “Il Rapporto italiani nel mondo 2023”, redatto dalla Fondazione Migrantes, sono 252.256 gli emiliano-romagnoli residenti all’estero, di cui 122.246 donne e 130.010 uomini. Lombardia e Veneto – con, rispettivamente, un’incidenza sul totale del 18,8% e dell’11,4% – sono, ancora una volta, le regioni da cui oggi si parte di più. Seguono la Sicilia (8,9%), l’Emilia-Romagna (8,2%) e il Piemonte (7,6%).
“Abbiamo aderito con grande entusiasmo al progetto promosso dal Vice Premier Tajani. Si tratta di una preziosa opportunità per il nostro territorio sia in termini di visibilità che di sviluppo economico, sociale e culturale. Crediamo che Forlì possa trarre da questa interessante operazione turistica un vantaggio notevole anche dal punto di vista di collaborazioni future, facendo conoscere la nostra città nel mondo” ha concluso l’assessora forlivese.