Mobile, una rivoluzione che continua anche in Emilia-Romagna

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L’Italia è un paese che, per un motivo o per un altro, ha sempre avuto un problema con l’innovazione. O, quantomeno, ha avuto sempre dei tempi più lenti per l’introduzione delle novità e delle tendenze mondiali. È la storia del Belpaese che lo dimostra, quantomeno negli ultimi due secoli. Ma all’indomani della pandemia questo trend sembra essersi definitivamente invertito e lo testimonia il fatto che in Penisola si parli con sempre maggior insistenza di Transizione Digitale, ad indicare un decisivo cambio di passo degli italiani anche per quel che concerne usi e costumi.

Un esempio di questa nuova tendenza si era già visto con l’aumento esponenziale dell’uso dei dispositivi mobile e dei social: in Italia ci sono cinquanta milioni di device circa, pari al numero di persone che ha accesso al web. E tutti hanno una vita attiva sui social. Insomma, quasi l’80% degli italiani utilizza il mobile e si connette regolarmente sui social media.

Un esempio è fornito dall’Emilia Romagna, regione da sempre progressista e pionieristica sulle innovazioni. In Emilia-Romagna l’83% utilizza internet, con il 22% di imprese che eroga servizi online stando agli ultimi dati disponibili.

Un contesto sempre più digitalizzato in consonanza con il trend in Europa. E che migliora se si proiettano i dati dell’utilizzo di ICT nelle famiglie: i cittadini emiliano-romagnoli sfruttano al massimo gli smartphone, decisamente i dispositivi prediletti per connettersi.  Le attività svolte sono inerenti perlopiù alla comunicazione, la spedizione e la partecipazione attiva sui social network. Ciò ha contributo anche ad innalzare le competenze digitali tra i cittadini. Seguono, sulla stessa tendenza, anche le imprese.

Un fenomeno inevitabile che cresce anno dopo anno, i cui numeri migliorano e sono in costante aumento. Anche perché il mobile va di pari passo con altri trend e più crescono i suoi numeri, più aumentano gli altri. È un fenomeno che non potrà di certo essere accantonato o vivere qualche flessione nei prossimi anni. Anche perché il mobile stesso ha imposto nuovi standard a tutti i settori, come nel caso del cosiddetto mobile gaming.

C’è un modo tutto nuovo di vivere il gioco da mobile: un’immersività diversa, un’esperienza totalmente differente, un’accessibilità senza precedenti ed una portabilità sempre garantita. È già questa di per sé una rivoluzione nel modo stesso di fruire di un gioco o di un prodotto.

Cambiano anche le console. Addio alle vecchie Playstation ed Xbox e spazio a dispositivi più piccoli e compatti, tascabili e di facile utilizzo. Una semplicità, una resa smart che non implica la rinuncia a prodotti di qualità, graficamente notevoli e dal gameplay accattivante. Un nuovo modo di intrattenersi che non cambia il concetto stesso di intrattenimento: vivere un’esperienza di per sé unica.

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