«Raccogliamo con forte vicinanza le preoccupazioni che gli operatori del Mercato delle Erbe hanno pubblicamente espresso perché da tempo come Partito Democratico stiamo seguendo con preoccupazione la vicenda. A fronte di promesse di rilancio da parte di questa Amministrazione di un luogo simbolo della nostra città, non ravvisiamo né competenza né intenzione di sostenere le attività del Mercato e più volte lo abbiamo sottolineato anche in fase di discussione del nuovo regolamento. Se sono state concesse le autorizzazioni alle aperture di locali che per tipologia e frequentazione prevedono attività di apertura serale, per quale motivo i gestori si trovano ogni volta che organizzano eventi nelle condizioni di dover richiedere permessi straordinari e lunghe e costose procedure burocratiche?» si chiede il gruppo consiliare del PD.
«Tra l’altro persistono problemi mai risolti come quello del parcheggio retrostante che da anni versa in condizioni di abbandono e di mancanza di regolamentazione nel suo utilizzo, durante il fine settimana ad esempio il parcheggio viene usufruito dai residenti che ne gestiscono in autonomia l’apertura e la chiusura e dopo oltre 2 anni vi sono all’interno oltre 10 stalli inutilizzati a causa di un cantiere mai concluso che confina con la proprietà della Prefettura di Forlì-Cesena. A tutto questo siamo vicini agli esercenti che hanno investito economicamente in questi anni per aprire e rilanciare le attività commerciali e che lamentano situazioni ostative e non collaborative da parte dell’Amministrazione, che peraltro si vanta di voler rilanciare il centro storico, (alla soglia di fine mandato sempre più utopico), a partire da questo luogo di socialità e tradizione per la città» insistono i Dem.
«Emblematica è stata la dispendiosa iniziativa che ha visto la presenza di Iginio Massari dello scorso 11 novembre che avevamo con un’interrogazione urgente posto in Consiglio comunale. L’iniziativa costata ai forlivesi ben 44.000 euro per poco meno di 2 ore, non ha visto il coinvolgimento degli ambulanti e degli esercenti del Mercato coperto a cui è stata data comunicazione solo ad evento già organizzato tra l’altro coincidente con l’orario di chiusura di tutti gli esercizi. Un’iniziativa calata dall’alto, preconfezionata e lautamente retribuita, che non è servita certo a rilanciare il Mercato delle Erbe. Per farlo serve una progettazione condivisa, politiche di sostegno e di partecipazione che vedano i commercianti come una risorsa preziosa e protagonista per rilanciare questo luogo e non come soggetti da vessare e mortificare» conclude il gruppo consiliare del PD.