Con sentenza del 18 gennaio, il Tribunale di Forlì ha rigettato il ricorso proposto da Alea Ambiente confermando il provvedimento impugnato con cui lo stesso Tribunale, all’esito della fase sommaria, aveva già statuito “l’antisindacalità della condotta” posta in essere dalla società partecipata e consistita nel diniego alla fruizione dei permessi sindacali retribuiti in favore dei dirigenti di Ugl Partecipate Servizi Ambientali.
La controversia, infatti, era già stata oggetto di ricorso ex art. 28 Statuto dei lavoratori promosso dalla stessa Ugl e si era conclusa con un provvedimento di condanna di Alea Ambiente che, tuttavia, ricorda l’Ugl: “in spregio ai principi di economia pubblica”, ha ritenuto opportuno impugnare, con conseguente “ulteriore esborso economico dei contribuenti” per poi vedersi nuovamente condannata con il pagamento delle spese legali.
Il segretario di Ugl Romagna Filippo Lo Giudice stigmatizza la condotta di Alea Ambiente rilevando che: “Non è assolutamente ammissibile la gestione di una società pubblica che, oltre ad aver dimostrato con sanzione del giudice la condotta anti-sindacale, si perpetua nei Tribunali con continui esborsi di denaro, senza che si tenga in debito conto che quel denaro è di tutti i cittadini. Dunque, non può essere sacrificato per sostenere avventure processuali che si concludono come abbiamo visto: con l’infondatezza. È ora di dire basta. E questo comportamento, che stigmatizziamo, verrà posto all’attenzione dei Comuni soci di Alea Ambiente, a partire dal Comune capofila della città di Forlì. Non si possono spendere i soldi della collettività a cuor leggero intraprendendo avventure giudiziarie prive di fondamento”.