«Nei prossimi giorni si riunirà la Commissione consiliare d’indagine e studio sull’emergenza alluvione. Sarà un momento di confronto importante, perché si è alla fase conclusiva e descrivere quale sia realmente la situazione attuale di prospettiva, per quanto riguarda gli interventi e i provvedimenti da concretizzarsi sul territorio e nei confronti dei cittadini alluvionati, non sarà cosa facile. Pur essendo convinto che tutto ciò che si poteva e si doveva fare come Commissione noi lo si sia fatto, anche senza farlo apparire più di tanto, ma muovendoci concretamente nelle sedi opportune, stabilire oggi quali debbano essere le conclusioni importanti da fissare in un documento e da lasciare agli atti, non sarà un’operazione facile. Ma questo mio intervento vuole essere anche l’ennesimo grido di allarme di fronte a una situazione che, come dimostrano le vicende alluvionali del Veneto e di Vicenza in particolare di questi giorni, non ci debbono e non ci possono lasciare tranquilli e indifferenti» è il commento di Lauro Biondi presidente della Commissione consiliare d’indagine e di studio sull’emergenza alluvione.
«Come abbiamo già sostenuto in diverse commissioni, se sul territorio non si procede alla realizzazione immediata delle casse di espansione, non si potranno avere le condizioni per il governo idraulico nei nostri centri urbani. Sono quindi necessari, a questo proposito, progetti e investimenti da realizzarsi nel più breve tempo possibile, perché in qualsiasi momento potrebbe verificarsi una situazione come quella del maggio scorso e la mancata possibilità di un controllo delle acque rischierebbe di provocare gli stessi danni di 9 mesi fa. In questo senso mi auguro che la commissione vorrà far partire un messaggio di vera e propria preoccupazione e quindi di sollecitazione, alle istituzioni preposte a questo tipo di interventi, alla Regione Emilia-Romagna, ma anche al governo centrale» insiste il consigliere azzurro.
«A nulla sarebbero valsi gli sforzi sin qui compiuti se dovesse capitare un’altra volta quanto successo e si dovessero annullare i momenti di ripristino e di riordino che pure si sono fatti. Da ultimo, in questi giorni, sono altresì impegnato a verificare con gli uffici quali siano di fatto e concretamente i dispositivi delle ultime ordinanze della struttura commissariale e come si possano accelerare e sburocratizzare le procedure relative alla quantificazione del danno e all’ammontare dei ristori che dobbiamo garantire ai cittadini che hanno subito i danni dell’alluvione dell’anno scorso. Abbiamo bisogno di avere certezze e di poterle trasmettere ai forlivesi. Questo non vuole essere né la solita narrazione né tantomeno una penosa e strumentale demagogia, bensì le ragioni di un impegno mio e della Commissione nei confronti del Consiglio comunale e dei cittadini» conclude Biondi.