Molto critico l’intervento del direttore di Ascom-Confcommercio, Alberto Zattini, sulla costruzione di una pista ciclabile in viale Matteotti. “Un’operazione, quella annunciata dal Comune di Forlì attraverso l’assessore Petetta, che toglierà posti auto alla zona, con conseguenze immediate sulle attività commerciali. Il tutto a ridosso del centro storico“.
Le piste ciclabili “sono inutilizzate dai forlivesi, che continuano a prediligere l’utilizzo della macchina o, quando possibile, dei mezzi pubblici“. Certo, ci sono ciclabili e ciclabili. “Certamente sono uno strumento utile, ma solo in determinate zone della città. A noi vengono invece in mente ciclabili fatte quasi per forza. La nostra sensazione è che si possa arrivare a una ‘nuova’ via Bertini, strada dove è stata ridotta la carreggiata, con un forte impatto sugli automobilisti. Questo, seguendo la logica, avverrà anche in viale Matteotti“.
“Si riducono queste vie a delle strade comunali di campagna. Conoscendo bene l’assessore siamo convinti che non vorrà seguire l’esempio della lontana Cina, dove tutti o quasi utilizzano la bicicletta. In quel caso le due ruote sono un modello imposto, da noi non ancora. Le piste ciclabili che si stanno realizzando a Forlì riducono in maniera importante l’asse stradale. E i cittadini non le utilizzano. Invece si continua a perseguire questa strada. L’unico ad andare in bicicletta ci pare essere l’assessore Petetta”. C’è di più. “La nostra associazione ha sede in piazzale della Vittoria, quindi abbiamo constatato in prima persona l’inutilizzo della pista ciclabile in via Porta Cotogni. Si tratta di un classico esempio di sperpero di soldi: è la ciclabile meno usata di Forlì. Ha tolto parcheggi e porzioni di strada significative” insiste Zattini.
“Le nostre critiche sono frutto delle segnalazioni dei nostri associati. La nota dolente è che, di fronte a questi interventi, dovrebbe essere fatta un’adeguata attività di informazione nei confronti dei soggetti interessati, come è la nostra associazione di categoria. Dunque solleviamo critiche motivate da quello che ci raccontano gli operatori del commercio. Chiediamo un’adeguata informazione ai soggetti interessati alla viabilità, come è Ascom. Sono progetti che non conosciamo, perché non ci sono stati nemmeno illustrati, e non ci sono stati nemmeno illustrati” conclude il direttore di Confcommercio.