Dopo che Ascom ha aperto il dibattito sul calo dei negozi in città, anche la Camera di commercio ha presentato i suoi dati. L’ente camerale, attacca il presidente di Ascom-Confcommercio Roberto Vignatelli: “Oramai si è ridotto ad essere un ente che oggi funziona soltanto da fini statistici. Non ci risultano operazioni a favore delle imprese. La Camera di commercio, il presidente e gli organi camerali, sembrano non essersi accorti che il 90% delle aziende iscritte all’ente stesso siano di piccole e medie dimensioni. Chiediamo questo: cosa è stato fatto per aiutarle? Non ci risultano politiche intraprese a loro favore. Probabilmente ci sono soltanto politiche a favore dei grandi gruppi e aziende più strutturate, nulla a favore della piccola impresa“.
Tornando ai dati continua Vignatelli: “non abbiamo bisogno della sovrapposizione di enti: c’è già l’Istat che ci fornisce i dati: se questa è la Camera di Commercio, restiamo perplessi. Vorremmo sapere, lo ribadiamo, quanto e cosa è stato fatto per le aziende più piccole, specie per quelle del commercio, che rappresentano l’ossatura della rete imprenditoriale“.
La posizione di Confcommercio rispetto all’ente camerale è nota da tempo. “La nostra decisione di rimanere fuori dalla Camera di Commercio perché non ne condividevamo la guida si sta, purtroppo, rivelando giusta. Dico purtroppo perché le conseguenze di questa gestione ricadono sulle imprese. Serviva come presidente una persona che conoscesse le problematiche delle aziende, mentre l’attuale presidente ci sembra vivere su un pianeta tutto suo. Parla, questa la nostra impressione, solo con le grandi aziende. Anche chi compone gli organi dell’ente camerale ci sembra distante dai problemi reali di chi fa impresa tutti i giorni. Le affermazioni dell’assessore comunale Andrea Cintorino rispetto ai dati che abbiamo fornito sono difficilmente commentabili. Quando l’assessore dice che Forlì «ha tenuto meglio di altre città», noi replichiamo che questa non è una corsa, ma si vuole capire cosa fare per fermare l’emorragia delle chiusure delle attività commerciali. Noi abbiamo presentato i dati rilevati dal nostro Ufficio studi. L’Assessore ne ha altri, diversi, o parla per sensazioni? Stiamo ancora aspettando un piano sul centro storico promesso, in ogni campagna elettorale”.