«Abbiamo presentato la nostra richiesta di effettuare in streaming le sedute del consiglio, in modo da permettere al maggior numero di cittadini di seguire le sedute, che si ricorda sono pubbliche. Modalità che viene applicata e usata in parecchi Comuni, e che consentirebbe una maggiore partecipazione sociale alla vita cittadina. Tale modalità è già stata ampiamente utilizzata durante il periodo covid: ne conosciamo già i costi e il personale comunale è già formato all’utilizzo. All’ora, erano più di 100 le persone che seguivano lo streaming da casa: numeri inesistenti nelle sedute pubbliche all’interno del Salone» si legge in una nota di Insieme per Crescere.
«La maggioranza è stata colta di sorpresa e fra i tentativi di evidenziarne i costi (oramai irrisori) e qualche malumore tra i suoi consiglieri (ringraziamo il consigliere Vallicelli per le parole di condivisione e di persuasione della sua maggioranza), pur di non perdere l’occasione di realizzare questo servizio, abbiamo raggiunto una soluzione di compromesso, accettando di permettere alla amministrazione, per un tempo di tre mesi, di verificarne i costi di applicazione» insistono.
«Assicuriamo che sarà nostra cura monitorare lo svolgimento delle verifiche nell’arco delle tempistiche previste, nella convinzione che lo strumento dello streaming porterà innovazione a apertura della casa comunale verso i cittadini. Non vorremmo che il Sindaco pensasse che gli anziani, o i disabili, o i genitori di bambini piccoli o semplicemente i lavoratori stanchi, che non hanno la possibilità di venire in Consiglio ma si collegherebbero volentieri, fossero da biasimare perché “banalizzano lo streaming istituzionale» conclude la lista Insieme per Crescere.